In piazza Goldoni il primo albero di Natale
Si inizia a respirare aria di festività. È stato posizionato ieri dai tecnici incaricati dal Comune l’abete natalizio che tradizionalmente abbellisce piazza Goldoni. La pianta d’alto fusto è stata donata dal Comune di Sappada, un gesto che è divenuto quasi un’usanza: nei prossimi giorni sarà allestita con gli addobbi e saranno posizionate le luminarie. «Altrettanto avverrà - spiegano dall’Assessorato alle attività produttive - per piazza Unità d’Italia, dove campeggerà come l’anno scorso un abete proveniente dalla zona di Ravascletto e donato dalla Regione».
Non sono solo questi gli alberi di Natale che renderanno particolare l’atmosfera cittadina nelle prossime settimane: in piazza della Borsa sarà posizionato e poi decorato un esemplare proveniente da Auronzo. Questi gli “arrivi” previsti a più ravvicinata scadenza, mentre si dovrà attendere un po’ più a lungo per vedere la pianta che decorerà il Mercatino di Natale che sarà allestito, come gli anni scorsi, in piazza Sant’Antonio. «A differenza degli altri casi - spiegano dall’assessorato - l’abete sarà procurato a installato a cura degli organizzatori dello stesso mercatino». Gli alberi donati dalle amministrazioni comunali delle zone montane vengono trasportati nel capoluogo regionale a cura e spese del Comune di Trieste da una ditta convenzionata mentre l’AcegasAps si occupa dell’installazione di addobbi e soprattutto delle luminarie. La tradizione di decorare alberi, simbolo della vita che si rinnova, ha origini antichissime e si ritrova in mitologie differenti. L'usanza cristiana di addobbare l’albero di Natale, originariamente era intesa come legata alla vita pubblica ed entrò nelle case private nel XVII secolo e agli inizi di quello successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo.
Negli ultimi anni a Trieste, come un po’ ovunque, la crisi economica e la sensibilità ecologica (sebbene ormai molte piante provengano da vivai appositi) hanno modificato le consuetudini legate agli alberi di Natale.
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