In pensione la super ragioniera comunale

Corina Sferco lascia dopo 43 anni di servizio. Cosolini: «Ci mancherà». Incarichi ripartiti tra Di Maggio e Bandelli
Corina Sferco immortalata da Andrea Lasorte
Corina Sferco immortalata da Andrea Lasorte

Un pensionamento pesante, che priva l’ente di una personalità di spessore, in un’area ritenuta strategica per la gestione e lo sviluppo della città. Corina Sferco lascia la direzione dell’Area risorse economiche, finanziarie e di sviluppo economico per sopraggiunti limiti d’età. Lo fa a 65 anni appena compiuti, raccogliendo dall’attuale e dalle passate amministrazioni il riconoscimento per una carriera di altissimo livello, iniziata il 16 agosto del 1972. «Va a casa una dirigente fondamentale – commenta il sindaco Roberto Cosolini - , dotata di grande esperienza e umanità. Una persona che è stata sempre orientata alla soluzione dei problemi. Ne sentiremo la mancanza». Parole non di circostanza, quelle del primo cittadino, che hanno trovato riscontro venerdì scorso, in occasione della festa organizzata in suo onore, alla quale hanno preso parte anche Roberto Dipiazza e numerosi ex assessori della precedente giunta. Sposata e con due figli ormai grandi, Sferco è approdata a Palazzo Cheba in qualità di ragioniera, arrivando a capo dell’Area nell’ultimo periodo della giunta Illy, il 12 maggio del 1999. Ha attraversato dei cambiamenti epocali, che hanno mutato radicalmente le modalità di gestione della pubblica amministrazione. «Al giorno d’oggi – racconta Sferco – un amministratore deve affrontare dei procedimenti eccessivamente farraginosi, ingabbiato com’è da un numero spropositato di norme. Bisogna dimostrare coerenza e coraggio per trovare le soluzioni più adeguate, interpretando correttamente le leggi e andando a fondo nelle questioni».

L’esperienza cumulata in tanti anni l’ha sicuramente aiutata, ma è stato determinante riuscire a costruire attorno a sè una squadra affiatata di persone. «Il confronto con i miei collaboratori si è sempre rivelato fondamentale – continua la dirigente fresca di pensione - , tanto da poterli considerare una seconda famiglia, con la quale capirsi attraverso un solo sguardo». Sferco lascia il quarto piano di Palazzo Granatieri nel corso di quelli che considera «gli anni più terribili, durante i quali è sparita, rispetto al passato, la certezza di poter disporre di risorse adeguate». Un testimone, il suo, che scotta e che è pronto a passare nelle mani di due uomini, dal momento che l’Area in questione è stata appena sdoppiata, «per valorizzare il settore che guarda allo sviluppo economico», spiega Cosolini. Il timone delle Risorse economiche e finanziarie, infatti, va a Vincenzo Di Maggio, già impegnato in precedenza alla direzione del Servizio finanziario, mentre l’Innovazione e lo sviluppo economico finiscono sotto la responsabilità dell’ingegnere Lorenzo Bandelli, già direttore dei Servizi informativi. Entrambi nati nel 1967, Di Maggio e Bandelli vengono definiti dalla stessa Sferco come due persone preparatissime e dotate di grande umanità. «Siamo in ottime mani», assicura convinta l’ex dirigente.

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