In liquidazione l’Istituto di cultura marittima
La storia dell’Istituto di cultura marittimo portuale (Icmp) è già finita, non avendo retto alla spending review. L’annuncio, limitato a quattro righe e mezza, è contenuto nel comunicato stampa diramato ieri dall’Authority al termine del Comitato portuale: «A seguito delle indicazioni pervenute dal ministero vigilante in materia di contenimento della spesa, il Comitato ha dato mandato al presidente di avviare l’estinzione della Fondazione Istituto di cultura marittimo portuale il cui liquidatore sarà incaricato di salvaguardare le attività ivi esercitate e il patrimonio esistente».
L’Istituto è un ente strumentale della stessa Authority che sovrintende al Polo museale (di cui fanno parte la Centrale idrodinamica, uno dei più significativi edifici del patrimonio storico del Porto Vecchio realizzato nel 1890, e la Sottostazione elettrica di riconversione), culturale e didattico. «A corredo esterno, il Polo museale intende ospitare - si legge sul sito web dell’Istituto - gli scalandroni della Stazione marittima, le gru idrauliche, il sommergibile Fecia di Cossato, il pontone Ursus insieme ad altre attrezzature di banchina quali emblemi di Trieste». L’Istituto svolge anche iniziative di cultura e formazione professionale nel settore marittimo-portuale, con particolare riferimento al personale operante nel Porto di Trieste.
Nel 2012 la Regione concesse all’Istituto un contributo di 110mila euro per erigere in testa al Molo Quarto la statua del Vescovo Antonio Santin. La gara per realizzare l’opera è stata vinta dallo scultore trentino Bruno Lucchi per quasi 80mila euro. Inizialmente era prevista per il monumento una misura monstre di 10 metri d’altezza, successivamente dimezzata.
Lo scorso luglio Marina Monassi ha messo in atto un ribaltone anche all’Icmp: alla presidenza, in sostituzione di Alfredo Rossi Brigante, è stato chiamato Roberto Magris, dirigente dell’Autorità portuale responsabile del Settore personale, dell'Ufficio di controllo, del Servizio legale, privacy e contenzioso, Urp e Protocollo, del Servizio Affari generali e del sito internet dell'ApT, ma noto in città anche come musicista jazz, pianista e compositore di rilievo internazionale con all’attivo tournée in quaranta Paesi.
I due ex consiglieri di amministrazione, Renato Cristin professore di Filosofia teoretica all’università di Trieste e Antonio De Paolo presidente regionale Fiap erano stati anch’essi sostituiti con due dipendenti dell’Autorità portuale: Giorgia Poilucci e Andrea Ghersinich. (s.m.)
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