In Istria parte la “caccia” al tartufo

Aperta la stagione. Multe fino a mille euro per chi viene sorpreso in bosco senza il permesso rilasciato dalla forestale
Un cercatore di tartufi con il suo cane
Un cercatore di tartufi con il suo cane

In Istria la raccolta del tartufo è iniziata il 15 settembre, esattamente come gli anni scorsi per cui non è stata accolta la richiesta dei tartufai di anticiparla al 1mo settembre. Bocciata anche la richiesta sull’uso di tre cani invece che due.

Senza dubbio il territorio più ricco del prelibato fungo sotterraneo è il Bosco di San Marco ai piedi di Montona dove fino alla fine di gennaio andranno a “caccia” un migliaio di raccoglitori. Le altre zone di raccolta sono le le vallate del torrente Foiba e dei fiumi Arsa e Dragogna.

Va detto che per la raccolta si deve disporre del permesso rilasciato dall’azienda forestale. Il costo del permesso giornaliero è di 13 euro, quello settimanale di 40 euro, quello mensile di 67 euro e per quello stagionale di 130 euro. Per i trasgressori sono previste multe fino a mille euro. Agli abitanti delle aree montane è consentita la raccolta gratis ma solo a uso personale. In ogni caso devono farsi rilasciare il permesso, seppur senza alcun pagamento.

Come si prospetta l’annata 2014? Gli esperti annunciano un’annata sulla scia di quella moderatamente buona del 2013. Per quel che riguarda l’intero raccolto a livello istriano, le cifre sono discordanti. Le fonti ufficiali parlano di 5 tonnellate complessive, quelle ufficiose di 3 quintali al giorno raccolti nel solo Bosco di San Marco, di cui il 70% tartufo nero, e il resto tartufo bianco più prelibato e costoso.

Dall’autunno decolla la prima coltivazione di tartufo
Tartufo nero

Sui dati relativi alla quantità si preferisce non parlare considerate le implicazioni di ordine fiscale. Pertanto anche in caso di stagione eccezionalmente buona, i diretti interessati tentano di ridurre il tutto ai minimi termini. Buon parte del raccolto finisce per vie legali o clandestine sul mercato italiano ed è per questo che per la stagione del tartufo nel cuore dell’Istria si incontrano commercianti e faccendieri di ogni genere alla ricerca della loro fetta del raccolto.

La stagione di quest’anno almeno per il momento, non è stata caratterizzata da alcun caso di avvelenamento dei cani addestrati, un fenomeno piuttosto frequente nelle annate scorse. Nel 2005 era stato registrato il numero record di cani avvelenati: ben 20. Purtroppo in questa corsa all’oro sotterraneo sono spesso queste bestiole le vittime della guerra tra tartufai il cui fine è indebolire l’avversario.

E agli inizi di ottobre a Levade nel cuore del Bosco di San Marco inizierà la kermesse del tartufo che include la vendita all’asta, la dimostrazione pratica della raccolta, la dimensione culinaria particolarmente curata e tanti avvenimenti collaterali. Un appuntamento che si articolerà il fine settimana fino a metà novembre.

(p.r.)

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