In gara a San Dorligo un mini esercito di 8 aspiranti sindaci
Il centrosinistra che ha trovato la sua unità, all’interno di un listone unico, denominato “Insieme”, per sostenere la candidatura del sindaco uscente, Sandy Klun, beneficiando anche dell’apporto esterno di Rifondazione comunista. Il centrodestra che si presenta agguerrito e ambizioso, con la candidatura a sindaco di Roberto Massi, ex forzista passato lo scorso anno nelle file della Lega, della cui formazione in consiglio è attualmente capogruppo. Gli indipendentisti che riescono, anche in un territorio che non arriva a 6 mila abitanti, a dividersi in due formazioni diverse: da una parte la Federazione del Territorio libero di Trieste, con candidato sindaco l’attuale capogruppo del Fronte per l’indipendenza del TLT, Giorgio Gherlanz, dall’altra il Comitato Trieste indipendente per il TLT, STO, FTT, che propone Alessandro Ferluga. Infine il riproporsi ancora una volta di due liste civiche: quella di Boris Gombac, eterno contestatore in Consiglio, che dà anche il nome alla formazione, proponendosi inoltre per la poltrona più alta del Municipio, e quella che fa capo al candidato sindaco Roberto Drozina, denominata “Ambiente e territorio” e che si auto proclama “apartitica nel vero senso del termine”.
Si presenta ricco e frastagliato il panorama delle liste a San Dorligo della Valle, Comune piccolo per dimensione, ma caratterizzato dalla presenza di importanti realtà industriali, come la Wartsila e la Siot, e, da qualche mese, del Punto Franco, elemento che sta generando interessi di natura economica fino a poco tempo fa impensabili per un territorio come quello di San Dorligo della Valle. Insomma ci sarà battaglia, da oggi al 26 maggio, giorno del voto.
Una battaglia alla quale però non parteciperà il movimento 5 Stelle. Dopo aver dichiarato, un paio di mesi fa, l’intenzione di presentarsi a questa tornata delle amministrative, annunciando anche di voler allestire pubblici incontri con la popolazione, per registrarne le istanze e discuterne le esigenze, i rappresentanti locali dei grillini hanno rinunciato e il loro simbolo sulla scheda non ci sarà. A completare il quadro ci saranno invece Forza San Dorligo, formazione che oggi non è rappresentata in Consiglio, dopo il passaggio di Massi alla Lega, e i Verdi.
Lunga è stata anche la gestazione della lista unitaria di centrosinistra, alla quale aderiscono Pd, Unione slovena, Cittadini, Comunisti italiani, Open Fvg e Articolo 1, dopo che, cinque anni fa, le varie anime del centrosinistra si erano presentate separatamente. «Abbiamo fatto un lungo lavoro preparatorio - spiega Roberto Potocco, esponente del Pd e attualmente presidente della Commissione ambiente del consiglio - al termine del quale siamo riusciti a trovare l’intesa per sostenere tutti assieme la candidatura di Sandy Klun. Rifondazione - continua - ha preferito presentare una propria lista, ma apparentandosi con noi di “Insieme” nel sostegno al sindaco uscente». Che è anche il grande favorito della corsa, per quanto notevole ottimismo sia manifestato anche dalla Lega. «Di certo - sottolinea Roberto Drozina, candidato per “Ambiente e territorio” - dando per probabile la rielezione di Klun, la lotta per i 6 posti riservati all’opposizione sarà molto dura. Credo che ce la giocheremo fra lista Gombac, Lega e noi. Vedo invece a rischio la presenza in consiglio di esponenti di Forza San Dorligo della Valle e Verdi, oltre che degli indipendentisti, che sono riusciti a dividersi anche in questo caso». Gombac, da parte sua, sottolinea «la presenza di molto giovani nella nostra lista, perché guardiamo al futuro e a un ricambio generazionale». —
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