In Fvg weekend di Cantine aperte fra brindisi e solidarietà
TRIESTE. In quest’ultimo fine settimana di maggio entra in scena il vino in tutte le sue declinazioni. Cantine Aperte, nato 26 anni fa da un’idea del Movimento turismo del vino come evento di promozione della cultura enoturistica, si conferma un importante appuntamento nazionale di promozione dell'enoturismo, un settore che fattura ormai oltre 2,5 miliardi di euro con prospettive di ulteriore crescita. Saranno circa mille le cantine visitabili in tutto lo Stivale: e una sessantina sabato 26 e domenica 27 maggio ce ne saranno in Friuli Venezia Giulia, regione a forte vocazione non solo vitivinicola ma anche enoturistica.
L’evento in Fvg si sta adattando alle esigenze di un enoturista sempre più attento anche al processo di vinificazione e alla storia, come spiega Ilaria Fabbro, rappresentante della sezione regionale del Movimento turismo del vino: «Nel corso di questi anni è andata aumentando la quota di enoturisti che sono alla ricerca del contatto diretto con il vignaiolo o che vogliono scandagliare più a fondo il concetto di cantina. Quindi, se da una parte il numero totale dei visitatori è fisiologicamente calato, dall’altra è aumentato quello dell’enoturismo di qualità». Il weekend si prevede peraltro ricco di arrivi anche da fuori regione: «Giungono in tantissimi - sottolinea Fabbro - dall’Austria, dalla Germania e dal Nord Italia».
Oltre alla classica visita alle cantine e alle degustazioni enologiche, il programma in regione prevede un ampio ventaglio di possibilità. “Cene con il Vignaiolo” o “Piatti Cantine Aperte” saranno proposti a Dolegna del Collio dalle aziende Ca’ Ronesca, Sgubin e Pascolo, a Farra d’Isonzo dalla Tenuta Borgo Conventi, a Monfalcone dalla Vigneti Conte, a Mossa dai Baroni Codelli, a San Floriano del Collio dalla Granular e dalla Vogric, e a Savogna d’Isonzo dal Castello di Rubbia. Degustazioni in abbinamento o accostamento al vino saranno proposte dalla Crastin di Dolegna del Collio, con i formaggi delle Latterie di Venzone e Latte Carso, dalla Parovel di San Dorligo, con l’olio Tergeste Dop, e dalla Castelvecchio di Sagrado, con i tartufi istriani. Numerose, inoltre, le offerte relative alla storia e alla cultura del territorio. Alcune cantine proporranno ulteriori possibilità, dai laboratori per bambini alle manifestazioni artistiche, dalle escursioni alle visite guidate a dimore e castelli.
Tra le tante iniziative, c’è attenzione anche al sociale: anche quest’anno si registrano risvolti sociali e solidali in tutta Italia con iniziative a favore di varie realtà. Un’attenzione al sociale che vede in prima linea anche il Fvg: «Da oltre vent’anni come Movimento turismo del vino del Fvg - spiega Fabbro - abbiamo un accordo firmato con l’Unicef. Domenica nelle cantine regionali aderenti saranno presenti alcuni volontari dell’organizzazione che proporranno il kit degustazione con il logo dell’Unicef. Il ricavato sarà devoluto alla campagna sulla malnutrizione denominata “Bambini in pericolo”».
Se per ovvi motivi le cantine aperte saranno più numerose in provincia di Udine, buona è la presenza in provincia di Gorizia, con poco meno di una ventina di adesioni. «Aderiamo all’evento dai primi del 2000 - spiega ad esempio Massimiliano Loca, responsabile di Ca’ Ronesca di Dolegna del Collio - e i visitatori, dalla famiglia all’enoturista appassionato e preparato - giungono, oltre che dal Fvg, anche da Austria e Veneto». Anche Paolo Corso, responsabile della Tenuta Borgo Conventi di Farra d’Isonzo, vede questo cambiamento delle abitudini del visitatore medio: «Abbiamo aderito sin dalla prima ora in quanto soci fondatori dell’evento in Fvg e nel corso di questi anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale della visitatore tipo, dal semplice curioso al turista consapevole e attento alla cantina a 360 gradi».
Unica rappresentante per il territorio triestino è la Parovel di San Dorligo, che durante la scorsa edizione è stata visitata da circa 400 visitatori, provenienti anche dal vicino Veneto, dall’Austria e dalla Slovenia: «Partecipiamo sin dalle prime edizioni di Cantine Aperte - spiega Elena Parovel, titolare dell’omonima azienda che quest’anno compie 120 anni - e il fatto di essere l’unica cantina partecipante in provincia un po’ ci penalizza in quanto restiamo leggermente in disparte dai circuiti a maggiore densità partecipativa. Quindi puntiamo anche sulla presenza in loco della riserva naturale della Val Rosandra, a un tiro di schioppo dalla cantina». Tutte le informazioni in merito a orari, iniziative e proposte su www.cantineaperte.info.
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