In Fvg spopola il camper usato. E crescono le aree di sosta
TRIESTE. Si rimette in moto il mercato di camper e caravan in Fvg, ma la crisi limita i movimenti al mercato dell’usato. Verrebbe da dire che prevale un camperismo proletario, ma il responsabile della comunicazione dell’Associazione produttori caravan e camper, Klaus Davi, descrive i proprietari delle case su ruota come «esponenti di un ceto medio con una buona capacità di spesa che può essere di forte impatto per il turismo nei piccoli comuni». Sull’usato, il Fvg si distingue con un +17,8% nel primo semestre 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, collocandosi davanti a Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, grazie a 411 trasferimenti di proprietà. Il nuovo non avanza: le 90 autocaravan immatricolate nei primi sei mesi del 2015 segnano un -12,6% rispetto al 2014, in forte controtendenza rispetto al +9,9% italiano e al +21,4% lombardo, testimoni della ripresa complessiva del settore. In termini assoluti, il mercato 2014 del camper in Fvg ha riguardato 814 unità: 684 usati e 130 nuove immatricolazioni, con una distribuzione uniforme nelle quattro province. Un nuovo acquisto ogni 12,4 passaggi di proprietà: la proporzione più elevata d’Italia.
I dati emergono dal “Rapporto regionale sul turismo in libertà in camper e caravan”, presentato ieri in Regione. L’Apc sottolinea il livello dell’offerta regionale nel settore del “turismo in libertà”, quello del campeggio in caravan o in tenda. Nel 2014 il territorio si è distinto in particolare per la qualità delle aree di sosta: 60 quelle presenti in Fvg (sono oltre duemila in Italia, contro le ben ottomila di Francia o Germania), di cui 55 attrezzate. Un risultato ottenuto grazie agli incentivi che la Regione garantisce ai Comuni per creazione e rinnovo delle zone di sosta. Udine si presenta come la provincia più “camper friendly” con 33 piazzole; seguono Pordenone con 17, Gorizia con 8 e Trieste con 2 soltanto.
Turismo Fvg ha stampato nel 2014 un’apposita guida in italiano, inglese e tedesco. Il 2014 ha segnato un +0,84% del turismo en plein air. Alla sensibile contrazione degli arrivi italiani (circa 49mila: -6,93% rispetto al 2013), ha risposto l’aumento degli stranieri (104mila: +5,15%). Gli arrivi totali sono 153mila, con una parte rilevante di tedeschi e austriaci. Dall’analisi dei flussi emergerebbe la preferenza per le zone termali, come Grado e Arta Terme. Il dato italiano parla rispettivamente di 2,7 milioni di campeggiatori stranieri e 3 italiani, per un giro d’affari da 2,6 miliardi all’anno.
Debora Serracchiani è soddisfatta: «Raccogliamo i frutti delle nostre iniziative sul turismo. Abbiamo importanti aumenti degli arrivi in tutto il Fvg, anche grazie a un lavoro organico di comunicazione e visibilità. Molti giungono dall’estero e tanti sono gli austriaci, il che dimostra l’importanza dei legami con i Paesi vicini. Stiamo lavorando per migliorare le infrastrutture, perché raggiungerci non è sempre agevole».
Contento pure Jan de Haas, presidente di Apc: «Sottolineo l’importanza di questa regione nel panorama camperistico italiano, per la sua politica d’incentivazione del turismo in libertà. Il Fvg si attesta come un modello da seguire. I tanti esempi di aree attrezzate d’eccellenza sono un plus apprezzato da chi arriva qui».
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