In Fvg scatta il rientro in classe per 25 mila studenti dopo mesi di lezioni al pc

TRIESTE È arrivato il fatidico giorno del rientro in classe atteso dallo scorso ottobre: in Friuli Venezia Giulia un “esercito” di 25 mila studenti e 4.500 docenti delle superiori tornerà oggi a scuola in presenza. È il 50% del totale degli iscritti: l’altra metà infatti resterà a casa, pronta ad alternarsi con il primo gruppo durante i successivi giorni della settimana. Dai trasporti pubblici potenziati ai volontari della Protezione civile anti-assembramento, tutto è stato approntato per far ripartire in sicurezza la macchina scolastica nella speranza che, eventuali peggioramenti del quadro sanitario, non la costringano a fermarsi nuovamente ai box. Tanto in Regione quanto nei singoli istituti, infatti, c’è la consapevolezza di dover fare il possibile per evitare aperture e chiusure a singhiozzo.
A Trieste, a differenza di quanto avviene in altre aree della regione, sono previsti ingressi scaglionati ma su un unico turno. Non ci saranno quindi ragazzi chiamati a far lezione al pomeriggio. A stabilirlo sono stati i prefetti della regione, che hanno lavorato sul fronte della logistica aggiornando i piani redatti ancora prima di Natale. Le campanelle degli istituti suoneranno in ingresso e uscita con orari diversi. A Trieste sono previste delle finestre tra le 7.45 e le 9.15 e tra le 11.55 e le 16.15 (per i laboratori).
Ecco i nuovi orari dell'autobus:
Su tutto il territorio regionale, fuori dalle scuole e alle fermate degli autobus - che prevedono 491 corse in più garantite da 110 mezzi noleggiati dai privati - ad attendere i ragazzi ci saranno 105 volontari di diverse associazioni, riunite sotto il cappello del Dipartimento della Protezione civile e delle Prefetture, in campo per evitare assembramenti e invitare all’uso della mascherina.
Ecco la mappa con i punti in cui i volontari vigileranno sugli assembramenti:
Una volta arrivati all’ingresso, i ragazzi dovranno seguire i piani redatti dalle scuole con accessi scaglionati e varchi differenziati tra entrate e uscite. La misurazione della temperatura invece è demandata alle famiglie, ma alcune scuole hanno predisposto comunque dei termoscanner, non solo per gli esterni.
Come previsto in una nota congiunta di Direzione regionale dell’Istruzione e Ufficio scolastico regionale, sarà quindi il 50% degli studenti a tornare oggi in classe.
Una scelta determinata dall’attuale curva epidemiologica, che nelle prossime settimane - se in discesa - potrà garantire un’estensione della percentuale in presenza. Intanto sono ammesse deroghe fino al 75%, soprattutto in caso di laboratori o di altre iniziative dedicate a esigenze scolastiche particolari.
«Noi rientriamo al 50%, ma l’organizzazione era già pronta per il 75%», sottolinea Donatella Bigotti, dirigente dell'istituto scolastico Nautico-Galvani, emozionata di rivedere i propri studenti. Le lezioni sono state programmate di modo che nell’arco di una mattina lo stesso professore dedichi alcune ore in didattica a distanza e altre in presenza.
Sempre durante le lezioni “dal vivo” potrebbero aggiungersi in collegamento, laddove ci sono gli strumenti informatici, anche allievi rimasti a casa perché positivi al Covid oppure per sicurezza, poiché coinvolti in situazioni famigliari in cui sono presenti ad esempio persone immunodepresse.
Muniti di mascherina, anche al banco, gli allievi dovranno seguire pure le istruzioni previste per la ricreazione. Come richiesto dal Cts, i banchi saranno distanziati. Tra le misure raccomandante anche l’adeguata aerazione degli ambienti. L’Inail invece ha confermato le indicazioni su come eseguire la sanificazione degli spazi.
E nel caso di nuovi contagi a scuola, come gestirli? Sulla pagina web dell’Ufficio scolastico regionale sono presenti le linee d’indirizzo dell’Assessorato alla Salute del Fvg aggiornate a gennaio, che serviranno come strumento di ausilio ai referenti Covid di ciascun istituto. Per ogni caso conclamato la scuola si metterà in contatto con l’Azienda sanitaria, che eseguirà il tracciamento e deciderà se disporre l’isolamento fiduciario di tutta la classe. —
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