In Fvg proroga anticode per la Carta famiglia

La Regione allunga la durata della tessera che aiuta più di 30mila famiglie per evitare ingorghi legati alla riforma Isee
Un'immagine simbolo dei servizi alla famiglia
Un'immagine simbolo dei servizi alla famiglia

TRIESTE. La giunta regionale proroga le Carte famiglia in scadenza il prossimo 14 febbraio. L’intervento, che conferma la validità del beneficio, in primis il “tagliabollette”, per un anno dalla data dell’emissione della “tessera”, è conseguenza della riforma dell’Isee concretizzata a inizio 2015. La modifica al regolamento della più popolare misura del welfare regionale dovrebbe riguardare più di 30mila famiglie in Friuli Venezia Giulia.

Stop alle code Con il “nuovo” Isee tutte le attestazioni rilasciate nel corso di un anno scadono il 15 gennaio dell’anno successivo. Nel regolamento Fvg era previsto che la Family card perdesse validità il trentesimo giorno successivo alla scadenza dell’Isee posseduto e dichiarato in fase di richiesta. Di conseguenza, il prossimo 14 febbraio si sarebbe avviata la corsa agli sportelli Caf per ottenere l’attestazione. Su proposta di Maria Sandra Telesca, la giunta sceglie però la via della proroga. «Trattandosi di una scadenza di massa, che causa criticità per famiglie, Caf e Comuni – spiega l’assessore al Welfare – abbiamo ritenuto opportuno modificare il regolamento per evitare affanni e code».

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Il rinnovo annuale Un’azione di «semplificazione delle procedure», rimarca Telesca, concordata con gli stessi Caf che, all’avvicinarsi della scadenza, avevano segnalato prevedibili problematiche. Concretamente, dato che la norma sull’Isee deve essere applicata per l’accesso alla misura, ma non vincola la durata della sua fruizione, la giunta slega dunque la Carta famiglia dall’Indicatore, prevedendo 12 mesi di validità dalla data della sua emissione. A dover chiedere il rinnovo, di conseguenza, saranno solo le famiglie che si ritrovano con la Card scaduta prima del 14 febbraio, ed eventualmente quelle che lo scorso anno non erano riuscite a presentare domanda entro i limiti per il bonus energia (il principale beneficio previsto) a causa delle lunghe attese ai Caf.

Il calo delle domande Un anno, il 2015, in cui tuttavia la corsa alla riduzione degli importi delle bollette elettriche si è molto ridotta. Se infatti il totale dei beneficiari nel quadriennio precedente aveva sempre superato quota 40mila (con il picco di 48.492 nel 2012), l’anno scorso non si è andati troppo oltre i 30mila. E non certo perché, a causa delle maglie più strette dell’Isee, ci sia stata una stretta a escludere qualche famiglia. «Il tetto è di 30mila euro, molto alto dunque – ricorda l’assessore –. La diminuzione dei richiedenti è legato proprio al fatto che sui redditi più elevati il contributo è ridotto. Qualcuno, perciò, ha preferito non avviare le procedure». Per questo, dato che i soldi un anno fa erano anche avanzati, la giunta ha proposto in Finanziaria 2016 uno stanziamento di 8 milioni di euro contro gli 8,9 del 2015.

Gli ospedali certificati Ancora Telesca ottiene in giunta l’ok al Programma regionale di accreditamento degli ospedali pubblici che dà seguito al lavoro già svolto gli anni precedenti per le strutture private. Un procedimento attuato per alcune branche specialistiche (nefrologia, dialisi, medicina sportiva e trasfusionale, procreazione medicalmente assistita) e che si estenderà ora (sopralluoghi in programma da marzo a settembre) anche alle altre specializzazioni, passaggio «doveroso – commenta l’assessore – per accertare che tutte le strutture del Fvg, sia pubbliche che private, rispondano a pieno agli standard di qualità e sicurezza. Il vantaggio della certificazione sarà anche quello di poter accrescere l’attrattività a livello transfrontaliero». In caso di bocciature? «Sarà dato il tempo di porre rimedio, ma è difficile che, con la qualità dei nostri ospedali, ci possano essere problematiche serie».

I poteri provinciali Su proposta di Paolo Panontin, infine, la giunta dà il via libera al ddl sul Riordino delle funzioni delle Province in materia di vigilanza ambientale, forestale, ittica e venatoria, ambiente, caccia, pesca e Protezione civile, accogliendo alcuni correttive chiesti dalle direzioni centrali e dal Consiglio delle Autonomie locali.

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