In Fvg parte la crociata anti-cosmetici

“Stop agli abusi”: al via la campagna informativa “La salute ci fa belli”. Previsti spot in radio e tv, manifesti e un sito web
matite per occhi, fard e ciprie
matite per occhi, fard e ciprie

TRIESTE. Promettono di migliorare la “texture” della nostra pelle, rallentare gli effetti del tempo, proteggerci dal sole e dall’inquinamento. Se usati però in maniera eccessiva o sconsiderata, anche i cosmetici possono diventare dannosi, provocando dermatiti e altri problemi seri. Proprio per orientare i consumatori ad un uso ponderato di creme, trucchi e lozioni, è partita in regione la campagna informativa “La salute ci fa belli”, sviluppata dall’Azienda per l’assistenza sanitaria 4.

L'obiettivo del progetto, che si avvale di fondi stanziati ad hoc dal ministero della Salute, è informare sulla prevenzione di irritazioni, allergie e altri rischi legati a cattivo uso e conservazione dei prodotti cosmetici. Inoltre il gruppo di lavoro, coordinato da Marcella Di Fant, punta a promuovere la conoscenza degli elementi essenziali delle etichette, l’informazione sui canali di vendita dei prodotti di bellezza, le precauzioni da adottare nel caso in cui si usino particolari prodotti (ad esempio tinture e stiranti per capelli, profumi e sbiancanti per capelli, nonchè “dritte” sui pericoli di contraffazione e sull’acquisto in canali ufficiali e certificati.

Il settore, infatti, è quantomai vasto e punta a soddisfare - non sempre in maniera corretta e sicura, appunto - una domanda in continua crescita. Basta pensare che ciascuno di noi, secondo un ricerca Gfk Eurisko del marzo 2014, utilizza giornalmente 8,4 consmetici. Senza sapere, probabilmente, che una sovraesposizione allo stesso tipo di prodotto per un periodo prolungato di tempo può comportare danni seri. O ignorando magari che le ispezioni messe a segno dalle Aziende sanitarie in Fvg tra 2010 e 2103 all’interno di centri di produzione di cosmetici, hanno rilevato numerose irregolarità, punite poi con sanzioni amministrative.

Di qui, dunque, la convinzione che sia quantomai urgente e necessario informare gli “utilizzatori” finali dei prodotti di bellezza. Per centrare il risultato, la campagna “La salute ci fa belli” si muoverà su due piani. Il progetto prevede innanzitutto un’indagine di mercato per arrivare alla raccolta, gestione e analisi di dati sensibili e utili per la definizione dei format e per l’individuazione dei canali e delle modalità di trasmissione dei messaggi. L'indagine prevede la somministrazione di questionari ad hoc, da far compilare all’esterno di supermercatie centri commerciali (uno per ciascuna provincia della Regione), di negozi etnici (per gli utenti extracomunitari) e davanti a negozi di make-up e centri di aggregazione (per intercettare, in questi ultimi casi, la fasci più giovane della popolazione). la seconda tranche della campagna di comunicazione prevede poi la trasmissione di spot video e audio su radio e tv locali, cinema, siti e social network che riguarderanno rischi di irritazione e allergie, lettura etichette, corretta conservazione dei cosmetici. In agenda poi la realizzazione di pieghevoli informativi da distribuire nell'intera regione in ambulatori, strutture sanitarie, parrucchieri ed estetisti indicati dall'Ass, nonchè l’affissione di manifesti 6x3 vicino a ospedali e stazioni, la creazione di un sito web dedicato, l’invio di sms e l’organizzazione di eventi con artisti affermati a livello locale.

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