In Fvg nasce il primo festival di musica dai lager

Dal 30 marzo al 14 dicembre a Trieste, Gorizia e in altre località regionali la rassegna intitolata a Viktor Ullmann e dedicata ai compositori vittime del nazismo

Si terrà a Trieste e in altre tre località della regione (Montereale Valcellina, Gorizia e Topolò) dal 30 marzo al 14 dicembre la I edizione del “Festival Viktor Ullmann”, unica rassegna europea dedicata alla Musica Concentrazionaria – composta dai deportati nei campi di concentramento e nei ghetti – e alla Musica Degenerata – quella che i nazisti consideravano decadente e dannosa. Anche se di grandissimi maestri come Schoenberg o Mahler. Tredici appuntamenti a ingresso libero con artisti del livello di Roberto Fabbriciani (29 giugno) “flautista di Luigi Nono diretto anche da Abbado”, Italian Harmonist (1 luglio), Quartetto Prazak (26 ottobre) e Orchestra Abimà e Coro Clara Schumann di Trieste (nel concerto finale in sala Tripcovich). Saranno eseguite musiche di Krenek (compositore austriaco naturalizzato statunitense), dei musicisti cechi Domazlychy, sopravvissuto al campo di Theresienstadt, Haas, morto ad Auschwitz e Schulhoff, morto a Weinßenburg. Particolare spazio a musicisti italiani, come Vito Levi, Alberto Giudici, Guido Alberto Fano. O Leone Sinigaglia «le cui opere sono state eseguite anche da Toscanini».

Il festival (calendario su www.musicalibera.it) è dedicato a Ullmann, compositore ceco allievo di Schoenberg morto ad Auschwitz e particolarmente legato a Trieste, dove prestò servizio militare per l’esercito asburgico nel ‘18 e, come ricorda Luisa Franco, ebbe modo di esibirsi in alcuni concerti a Barcola. «L'evento - ha spiegato Davide Casali, presidente dell'associazione Musica Libera, promotrice del festival con il contributo della Regione e della Fondazione Casali - intende accendere i riflettori su compositori poco conosciuti e che in qualche modo sono morti due volte: la prima nei campi di sterminio e la seconda quando le loro opere, fino a prima eseguite nei principali teatri d’Europa, scomparvero dalle programmazioni. Il progetto prevede la registrazione di 4 cd all'anno per un archivio musicale storico». «La componente musicale – aggiunge - consentirà di parlare della tragedia della Shoah in maniera un po’ meno pesante e anche al di fuori del Giorno della Memoria». Concerto inaugurale il 30 marzo alle 18 all’auditorium del Revoltella. «È un grande onore – ha aggiunto il pianista Pierpalo Levi - eseguire tutte le sonate di Ulmann, tre delle quali scritte nel campo di Terezín e nonostante ciò con grande lucidità». «Siamo lieti di ospitare un festival di caratura europea – ha concluso il presidente della V Commissione, Vincenzo Martines -: spero che con l'impegno dell'associazione e il contributo della Regione si possa costruire un percorso che si sviluppi negli anni». Casali ha sottolineato il numero di associazioni coinvolte: circolo “Menocchio” di Montereale Valcellina, associazione “Amici di Israele” di Gorizia, teatro lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, Festival “Stazione di Topolò” (“dove realizzeremo un laboratorio musicale dall’11 al 13 luglio con la Klezmer Topoloska Orchestra”), Comunità Ebraica di Trieste, Festival “Erev/Laila” e Scuola di Musica 55.

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