In Fvg l’economia si rimette in moto
TRIESTE. Crescono il Pil, l’export e il turismo. Ma anche il traffico portuale e quello su rotaia. E vola l’agricoltura, con un tasso di crescita quadruplo rispetto alla media italiana. La Regione sforna un ulteriore aggiornamento statistico, 360 pagine contro le 190 del Rapporto 2016 diffuso a fine giugno. Alcuni numeri sono fotocopiati, altri aggiornati sulla base delle più recenti rilevazioni Istat, la fonte principale del lavoro, a dipingere un quadro che, parola di Debora Serracchiani, «registra segni più ed eccellenze».
I dettagli saranno recuperabili a partire da domani, giorno in cui la 46esima edizione di “Regione in cifre” comparirà online nel sito istituzionale di Palazzo, sezione “statistica”. Tra i dati più significativi quelli riassuntivi del risveglio economico del Friuli Venezia Giulia. A partire dal Pil. Due i metodi di rilevazione. La stima 2016 a valori correnti è di 35.238 milioni di euro, +1,8% sul 2015, mentre a prezzi costanti si ipotizza una crescita dello 0,8%, a fronte del +0,7% della previsione nazionale.
Cifre col segno “più” anche sul fronte delle merci esportate, che nel 2015 hanno toccato i 12 miliardi di euro, circa 150 milioni in più rispetto all'anno precedente, per un saldo commerciale in attivo di 5,1 miliardi. Un trend non mutato quest’anno, giacché il report del secondo trimestre 2016 evidenzia esportazioni in ulteriore forte aumento (+26,2%), in particolare in ambito extra Ue (+65,3%) grazie al contributo della cantieristica e della meccanica. La variazione acquisita per il primo semestre 2016 è pari a +10,4% su base tendenziale, con dinamica positiva soprattutto per meccanica (+5,8%), elettronica (+116,8%) e cantieristica (+51,4%) e aumenti più significativi nell'export extracomunitario (+18,6%) che non in quello comunitario (+3,8%).
Tra le altre anticipazioni della Regione anche il riassunto sui dati del lavoro, peraltro ormai costantemente aggiornati in tempi di Jobs Act, con le sottolineature sul tasso di disoccupazione 2015 (8,0%, il quinto valore più basso a livello italiano, l'indicatore nazionale è 11,9%) e sul +0,6% dell'occupazione nei primi sei mesi 2016.
Si prosegue con il traffico merci nei porti regionali, incrementato dello 0,4%, e con lo scalo di Trieste che si conferma primo porto d'Italia nel 2015 per volumi complessivi con 57,1 milioni di tonnellate di merce movimentata. Il 2015 ha visto pure aumentare i transiti di mezzi pesanti sulla Udine-Tarvisio e sulla Venezia- Trieste e salire dal 33,1% al 34,1% l'utenza del treno. Con positivi riscontri sull'offerta: il 66% è soddisfatto della frequenza, il 57% della puntualità e il 79% della facilità di trovare posto nei mezzi.
Per quanto riguarda gli autobus, l'81,8 % è soddisfatto della frequenza delle corse, l'88,4% della puntualità e il 77% rispetto alla disponibilità di posti a sedere.
Sempre sul versante economico si segnala il decollo del settore primario, che registra un tasso di crescita del 15,1%, contro la media nazionale del 3,8%, ma incrementi di valore spuntano anche nell'industria alimentare (+4,9%) e per i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+5,5%).
Segna invece un dato in flessione la spesa media mensile delle famiglie, pari a 2.498 euro, rispetto ai 2.526 euro del 2014. In particolare, le famiglie nel 2015 hanno speso meno per i servizi sanitari e per la salute (103 euro) rispetto al 2014 (114 euro). Dalle indagini sulla soddisfazione dei cittadini emerge inoltre che l'anno scorso il 60,6% delle famiglie del Fvg riteneva le proprie risorse economiche almeno adeguate, a fronte di un tasso di povertà relativa che interessa l'8,7% delle famiglie (il 10,4% a livello nazionale).
Molto ampio anche l'approfondimento sul turismo con i dati consolidati 2015, un anno con oltre 2 milioni di arrivi (+5,1%), la metà dei quali costituita da stranieri e presenze (+4,1%) poco sotto gli 8 milioni. Sabato 1 agosto è stato il giorno con il maggior numero di arrivi nell'anno, oltre 29 mila; il maggior numero di presenze, oltre 71 mila, di cui 39 mila a Lignano Sabbiadoro (54,1% del totale), si è registrato a Ferragosto. Più moderato l'incremento della spesa turistica complessiva sul territorio, stimata in 923 milioni di euro, +0,5% rispetto al 2014. I “top spenders”? I turisti croati con 207 euro pro-capite.
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