In Fvg le famiglie povere non superano il 10%

La regione, secondo la fotografia dell’Istat, ha uno dei più bassi indici di disuguaglianza d’Italia dopo Trento e la Toscana. In Italia il 22% vive con 13mila euro. Il reddito medio regionale è di 28mila
Reddito familiare Comunque, siamo fortunati: il 10 per cento, infatti è una delle percentuali più basse d’Italia. Fanno meglio del Friuli Venezia Giulia solo la Val d’Aosta (7,6 per cento), la Lombardia (10 per cento), l’Emilia Romagna (8,7 per cento), la Toscana (8,1 per cento) e Trento (8,6 per cento).


La media italiana è il doppio di quella del Friuli Venezia Giulia (22 per cento). La maggior parte delle famiglie, in regione, non se la cava male: viene infatti compresa tra il terzo e il quarto scaglione di reddito, calcolabile attorno ai 30, 40mila euro annuali di media. Solo il 22 per cento si colloca nella fascia più alta, quella che supera i 50mila euro. Ma andando a vedere i numeri assoluti, quale è il guadagno annuo di una famiglia in Friuli Venezia Giulia? Secondo L’Istat, il reddito netto medio è di 28mila 934 euro. Dati che pongono la regione in una buona posizione rispetto al resto d’Italia, ma che comunque la inseriscono tra le ultime regioni del Nord. Più ricche della famiglie del Friuli Venezia Giulia sono il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto, l’Emilia Romagna e anche il Lazio.


Disuguaglianze Come si concilia questo dato con quello che vede comunque una bassa percentuale di famiglie povere? Lo spiega la bassa incidenza di quello che è chiamato l’indice di Ghini, ovvero un metodo statistico che permette di calcolare il grado di disuguaglianza della distribuzione del reddito. Nel caso in cui il reddito sia distribuito in modo perfettamente equo tra la popolazione, allora sarebbe zero.


Quindi, meno disuguaglianze ci sono sul territorio, più basso è tale indicatore. E il Friuli Venezia Giulia vede uno dei più bassi indici d’Italia: lo 0,275. Solo due realtà fanno meglio: la provincia di Trento e la Toscana. Il che permette di capire che il reddito globale della regione è distribuito in modo abbastanza omogeneo tra la popolazione: non ci sono i ricchissimi, ma sono rari anche i poverissimi. Pensioni L’Istat fotografa anche il livello delle pensioni. In valori assoluti, sono 380mila 552, per un importo complessivo di oltre 5milioni e un importo medio di 14mila euro. Ovvero, tra le più alte d’Italia. I pensionati sono più ricchi di quelli del Friuli Venezia Giulia solo in Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia e Liguria. Il Friuli Venezia Giulia supera anche la media italiana, che è di 13.239 euro.


Servizi assistenziali Il benessere delle famiglie, secondo l’Istat, si misura anche sui servizi ai quali possono accedere, in particolare quelli assistenziali. In Friuli Venezia Giulia la spesa pro capite per l’assistenza va in maggior parte per gli anziani (192 euro per ogni cittadino), per le famiglie e minori (134 euro) e soprattutto per i disabili (ben 4.170 euro). Quest’ultima è una delle cifre più alte d’Italia: più di noi fa solo il Trentino Alto Adige, i cui cittadini spendono ben 16mila euro pro capite per assicurare l’assistenza necessaria ai diversamente abili. Il Friuli Venezia Giulia spende invece molto meno per gli immigrati, il disagio degli adulti e le dipendenze.


La spesa media pro capite per l’assistenza sociale è di 148 euro, che colloca la regione grossomodo a metà classifica delle regioni italiane. Asili nido Un’analisi approfondita viene dedicata dall’Istat a questo genere di assistenza. I Comuni del Fvg spendono in media 6.261 euro per assicurare la frequenza ai bambini della regione. Eppure, l’utilizzo delle strutture è ancora piuttosto basso: secondo l’Istat, vi ha accesso in regione solo 766 bambini ogni 10mila. Non un dato molto alto, se si pensa che la Lombardia arriva a 1.346, e le Marche a 1.245. Il Friuli Venezia Giulia si colloca anche al di sotto della media nazionale, che arriva a 897 bambini ogni 10mila.


Altri settori di intervento L’Istat prende in considerazione anche istruzione, formazione, sanità, lavoro. E calcola quale è statala variazione media annua di spesa delle amministrazioni pubbliche per ciascun settore. Il Friuli Venezia Giulia tra il 1996 e il 2005 ha aumentato la spesa per Istruzione (+5,5 per cento), formazione (+7,9 per cento), sanità (+6,1 per cento) ma ha ridotto quella per il lavoro (-12,5 per cento).
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