In Fvg la guerra a colpi di lettere pro e contro la giunta Fedriga ingaggiata dai sindaci

Critiche al presidente da 140 eletti esponenti di centrosinistra. «Sia imparziale e gestisca l’emergenza». La Lega ribatte con 450 firme  
Massimiliano Fedriga
Massimiliano Fedriga

TRIESTE Una vera e propria tenzone epistolare tra gli amministratori locali pro e contro Fedriga: è andata in scena ieri, quando 140 esponenti di amministrazioni del centrosinistra hanno inviato alla giunta regionale una lettera in cui chiedono un «atteggiamento più equilibrato e meno condizionato dall’appartenenza partitica» nella gestione della crisi Covid. Una lettera che ha causato qualche scintilla fra parlamentari del Carroccio e dem, e che in serata ha portato la Lega a diffondere una lettera di sostegno a Fedriga, firmata «in poche ore» da oltre 450 eletti di centrodestra.

Appello di 140 amministratori di opposizione del Fvg a Fedriga: «Non lasciate soli i Comuni»


La lettera dei 140 del centrosinistra è stata fatta pervenire domenica al presidente Fvg Massimiliano Fedriga. I firmatari chiedono al presidente di «cessare i continui attacchi contro “nemici” di comodo, contro il governo o contro i sindaci». Il testo prosegue accusando la giunta di aver «vissuto di rendita su molte progettualità ereditate» dalla giunta Serracchiani, auspicando un «cambio di passo». I firmatari chiudono chiedendo che «non vi siano figli e figliastri tra i territori. Perché la riforma sanitaria della giunta Fedriga ha annientato i principi di equilibrio territoriale e ora scarica sui sindaci la responsabilità di ciò che non funziona, mentre la riforma degli enti locali ha annientato la voce dei territori creando nuovi enti burocratici regionali».

In serata la Lega Fvg diffonde la risposta degli amministratori di centrodestra, 450 firme raccolte nell’arco del pomeriggio, tutte a sostegno dell’azione della giunta: «Strumentalizzazioni politiche, interessi di partito e sterili polemiche non devono trovare spazio nel rapporto tra le istituzioni, a partire da quello tra la Regione e i Comuni, perché a pagarne il prezzo sono le persone e i territori», vi si legge. Prosegue il testo: «Chi vuole sfruttare le difficoltà delle nostre comunità per interesse politico e raccogliere un effimero consenso alimentando la paura e la rabbia agisce in modo irresponsabile e inaccettabile». Gli amministratori confermano la fiducia alla giunta e auspicano una cooperazione efficace fra enti locali.

Secondo i parlamentari ed europarlamentari Fvg della Lega: «La sinistra non conosce vergogna. Quegli amministratori Fvg che attaccano il presidente Fedriga, vaneggiando sulla necessità inesistente di un maggiore equilibrio, sono gli stessi che mandano la richiesta attraverso l’indirizzo e-mail della segreteria del Pd». Per i dem risponde la parlamentare Tatjana Rojc: «La chiamata alle armi dello stato maggiore della Lega sono la prova che la lettera degli amministratori a Fedriga ha toccato un nervo scoperto: ogni giorno a Roma vedo come la Lega attacca con virulenza governo e maggioranza, eppure in Fvg una lettera basta a far saltare i nervi alla destra». Il segretario regionale dem Cristiano Shaurli smentisce che la lettera sia stata inviata da indirizzi del partito: «Che 140 persone elette dai cittadini nei loro Comuni siano accostate al Pd non può che farmi piacere. Per il resto, forse è difficile da capire per la Lega/Salvini, che sindaci, assessori, consiglieri comunali sono autonomi, attivi e preoccupati per la loro popolazione. L’appello è pienamente condivisibile, vanno ringraziati per la loro scelta ed il loro coraggio». —

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