In Fvg giallo sui tempi di pagamento alle Pmi
TRIESTE. Non solo i ritardi nei pagamenti, ma pure la mancata informazione. Riccardi Riccardi pesca in fallo il sito istituzionale di Palazzo sul fronte delle Pmi costrette ad aspettare l’assegno pubblico e interpella la presidente Debora Serracchiani: «Perché questa inadempienza?». Il riferimento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale è alla pagina web sul sito della Regione, lì dove non compare l’aggiornamento previsto per legge.
“Amministrazione trasparente” è un link cui è stata costretta dalla legge anticorruzione l’intera pubblica amministrazione italiana, dalle Regioni al sottobosco delle partecipate. La finalità è la “total disclosure”, ossia l'accessibilità totale su ogni aspetto dell’organizzazione e dell’attività amministrativa, dal perseguimento delle funzioni istituzionali all’utilizzo delle risorse pubbliche. Tra le voci da riempire di info anche quella sui pagamenti alle imprese, uno dei nodi cruciali della crisi economica. Secondo i dati di Confartigianato relativi al 2013, la Pa nazionale italiana è stata la più lenta in Europa a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: con una media di 170 giorni ha superato di 109 giorni la media Ue di 61 giorni e di 140 il limite di 30 giorni imposto dal decreto legislativo 192/2012 sui tempi di pagamento entrato in vigore il primo gennaio dell’anno scorso. «Quella dei ritardi, spesso eccessivi ed estenuanti - sottolinea Riccardi - è una delle piaghe del sistema». Anzi, «sono proprio queste degenerazioni nei rapporti fra pubblico e privato che concorrono ad aggravare la situazione economica del Paese e hanno contribuito in maniera significativa all'aumento dei fallimenti registrati negli ultimi anni».
Nell’interpellanza Riccardi ricorda che, non a caso, «il premier Renzi ha dichiarato che fra i suoi primi punti programmatici c'è il pagamento da parte dello Stato dei debiti arretrati nei confronti delle imprese fornitrici». Ed evidenzia l’esistenza di una «norma precisa che prevede espressamente di segnalare l'indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture. Inoltre - prosegue - è stato introdotto, anche per le pubbliche amministrazioni, l'obbligo della pubblicazione sui propri siti internet degli elenchi completi per ordine cronologico di emissione della fattura e della richiesta». E invece, anziché dare l’impressione di occuparsene, sostiene il consigliere azzurro, la Regione «ignora la legge, elude l'obbligo e non comunica i tempi medi di pagamento, non fornendo in questo modo un'informazione essenziale per le aziende che intendono diventare fornitori dell'ente». La prova? «Una pagina web, quella istituzionale dedicata all'amministrazione trasparente, completamente bianca, e quindi non proprio in grado di dare alcuna informazione». Al link “Pagamenti dell’amministrazione” compaiono in effetti quattro sotto-voci: indicatore di tempestività dei pagamenti, Iban e pagamenti informatici, piano dei pagamenti e elenco debiti comunicati ai creditori. Di queste, solo quella sull’Iban, che riguarda però i versamenti da effettuare a favore della Regione e non certo i suoi debiti, riporta le informazioni previste.
Ma non è l’unico “titolo” a restare muto. “Amministrazione trasparente” non dà risposte neanche ad altri sei capitoli: provvedimenti, controlli sulle imprese, beni immobili e gestione patrimonio, controlli e rilievi sull’amministrazione, opere pubbliche, interventi straordinari e di emergenza. Il Fvg dunque, conclude l’esponente dell’opposizione, «è rimasto indietro non solo rispetto ad altre realtà istituzionali analoghe per lo statuto speciale come la Sardegna, ma anche rispetto agli enti Locali del territorio: fra gli altri i Comuni di Trieste (53 giorni per i pagamenti nel 2013) e di Udine (54 giorni nel 2012) che, attraverso i loro siti istituzionali, riportano tutte le informazioni previste dalla legge». Accuse a cui, per ora, la giunta non risponde.
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