In Fvg finanziamenti ai sindaci che arruolano vigilantes
Nuova stretta sulla sicurezza dopo i vigili armati, i controlli rafforzati ai confini e gli incentivi per le telecamere. Budget da 600 mila euro per gli steward urbani

Trieste, controlli rafforzati sugli ex valichi
TRIESTE Guardie giurate, addetti alla sicurezza negli stadi, buttafuori pattuglieranno presto le strade di Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone in affiancamento alle Forze dell’ordine. L’assessore alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, li chiama steward urbani e per la loro istituzione inserirà 600 mila euro nella legge di stabilità. Per i Comuni la scelta sarà facoltativa, ma le quattro amministrazioni di centrodestra apprezzano l’iniziativa, che a Pordenone è stata introdotta autonomamente un anno fa, mentre a Udine si è appena cominciato a usare la vigilanza privata.
L’annuncio della misura arriva in concomitanza con la lettera del ministro Salvini dedicata al decreto sicurezza e dopo la scelta del Comune di Trieste di armare la Polizia locale. Ma la monomania della Lega per la sicurezza passa anche per il coinvolgimento della Forestale nel pattugliamento dei confini e la previsione dello stesso Roberti di un rafforzamento dei fondi per l’installazione di sistemi di sicurezza da parte dei privati.
La nuova iniziativa si tradurrà in pratica grazie a un emendamento alla manovra. Ai capoluoghi andranno 50 mila euro ciascuno e una dotazione economica proporzionata al numero di abitanti. I progetti di vigilanza urbana privata dovranno essere condivisi con Prefettura e Questura, che stabiliranno con il Comune fasce orarie, luoghi sensibili e percorsi da assegnare ai nuovi addetti alla sicurezza. «Dove questi progetti sono partiti – ragiona l’assessore – la cittadinanza si sente più tranquilla. Rispondiamo a un bisogno sentito: la polizia non può restare a presidiare una singola zona».
Ci hanno già pensato a Pordenone, dove il Comune ha ingaggiato otto steward spendendo oltre 200 mila euro in un anno. E a Udine, dove sei agenti armati gireranno ogni giorno dalle 18 alle 24, con un costo di quasi 70 mila euro per quattro mesi di servizio. Ora la Regione interviene a parziale sollievo dell’onere per i sindaci, con una misura sperimentale che durerà un anno. I soggetti coinvolti sono le società private di vigilantes armati oppure steward e buttafuori che hanno ottenuto il patentino dalla Prefettura dopo appositi corsi di formazione.
«Pordenone usa gli steward in orario serale – sottolinea Roberti – e Udine le guardie giurate in zona stazione. I vigilantes vengono già impiegati anche a Trieste: Trieste Trasporti li utilizza non armati sugli autobus. Ora vogliamo estendere il sistema, rimanendo nella piena autonomia dei sindaci, che decideranno se usare il servizio e in che misura». Un servizio che ricorda il mai decollato registro regionale dei volontari per la sicurezza voluto sempre dal centrodestra regionale nel 2009, ma in questo caso si tratta di persone già munite di una formazione specifica e dell’autorizzazione prefettizia.
Il funzionamento del nuovo provvedimento è ancora da delineare. Si sa che gli steward saranno riconoscibili attraverso pettorine e che i vigilantes indosseranno la divisa d’ordinanza. L’assessore chiarisce poi che «questo personale avrà il compito di avvisare le Forze dell’ordine se c’è un problema. Ma se c’è un reato in corso potranno agire come oggi può agire ogni cittadino». Questione spinosa, perché non è dato a sapere come saranno tenute ad agire le guardie giurate dotate di pistola: «Su regole d’ingaggio e limiti decideranno Prefettura e Questura», chiarisce Roberti, sottolineando che «le guardie giurate già ora operano sulle strade. Affideremo loro un compito di presidio in più: Prefetture e Questure di Pordenone e Udine hanno già dato la loro autorizzazione».
I Comuni di Trieste e Gorizia aprono le porte alla sperimentazione. Per il vicesindaco triestino con delega alla Polizia locale, Paolo Polidori, «l’iniziativa va vista con grande favore: le Forze dell’ordine non riescono a coprire tutte le zone e fasce orarie. La misura si affiancherà all’impegno del governo sulle assunzioni di Polizia locale». Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, è a sua volta favorevole ma invita a riflettere sui punti più delicati: «Ci sono zone a rischio che possono richiedere maggiore presidio e sarebbe ottimo poter usare queste persone anche in occasione dei grandi eventi o all’esterno delle scuole. Se prefetto e questore ne sentiranno il bisogno, provvederò senz’altro. Attenzione però a chiarire le regole d’ingaggio: sul mio territorio non va in giro personale armato che non sia quello delle Forze dell’ordine». —
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