In Fvg arriva il “bonus asili” sino a 180 euro

La giunta regionale stabilisce i contributi mensili per l’abbattimento delle rette. Le domande sfiorano quota tremila. Sono quattro le fasce Isee da 0 a 30mila euro che determinano l’ammontare dell’aiuto: si parte da 90 euro
Un bimbo all'asilo
Un bimbo all'asilo

TRIESTE Da un minimo di 90 a un massimo di 180 euro al mese a seconda del reddito. La giunta fissa le fasce Isee (quattro) e definisce le cifre dell’abbattimento rette negli asili nido per l’anno educativo 2015-16, il primo in cui le famiglie potranno beneficiare del contributo a preventivo. «Un aiuto nel momento del bisogno», ribadisce Maria Sandra Telesca presentando i numeri dell’intervento.

Le domande Il sindacato aveva manifestato perplessità sui tempi stretti fissati per le domande, ma l’assessore alla sanità fa sapere che «non ci sono grandi numeri di istanze fuori termine». Al 7 settembre scorso gli sportelli sociali dei Comuni hanno messo in fila 2.913 domande valide riferite a 246 servizi educativi e la Regione ha potuto così quantificare gli importi sulla base delle risorse a disposizione, 4 milioni di euro.

Regione, corsa a ostacoli al nuovo “bonus asili”
Polemica sui tempi di presentazione delle domande per l’abbattimento rette del nido

Gli importi Su proposta di Telesca la giunta ha dunque determinato il beneficio massimo in 180 euro mensili per iscritti a tempo pieno a nidi, servizi domiciliari e servizi sperimentali nel caso di Isee del nucleo familiare compreso tra 0 a 10.000 euro. Si va quindi a scendere: 144 euro (Isee da 10.001 a 15.000), 126 euro (Isee da 15.001 a 20.000), 90 euro (Isee da 20.001 a 30.000).

Il contributo ridotto Nel caso di iscrizione a tempo parziale, così come ai centri per bambini e genitori, spazi gioco e servizi sperimentali, i contributi si dimezzano in ciascuna fascia, mentre le sole famiglie con Isee non superiore a 10mila euro, anche nei casi di frequenze inferiori alle 30 ore al mese, potranno contare su un abbattimento mensile nella misura massima di 35 euro, in ragione della finalità di inclusione sociale perseguita nel provvedimento.

La situazione per provincia In totale, fa sapere ancora l’assessorato Telesca, ai servizi educativi per la prima infanzia iscritti nel Registro regionale sono arrivate 1.009 domande dalla provincia di Udine, 934 da quella di Trieste, 594 dal Pordenonese e 376 dall’Isontino. Le famiglie si vedranno ridurre il costo della retta mese dopo mese, con la Regione che provvederà a rimborsare le strutture.

Parte la corsa ai bonus “taglia rette” dei nidi

Il sostegno al reddito Un’altra importante delibera di welfare riguarda il sostegno al reddito. La giunta, su proposta ancora di Telesca e dell’assessore al Lavoro Loredana Panariti, ha approvato il regolamento dando così il definitivo avvio a un iter che consentirà alle famiglie di presentare le domande a partire dal 22 ottobre. La sostanza, rispetto alla prima adozione del testo, non cambia: Isee massimo 6.000 euro, importi da 70 a 550 euro mensili, residenza di almeno 24 mesi in Fvg, obbligo di sottoscrivere un patto di inserimento lavorativo. Una novità riguarda chi abbia beneficiato del Fondo di solidarietà. In quel caso la domanda di accesso al sostegno al reddito non potrà essere presentata prima che siano trascorsi almeno 60 giorni dal mese di scadenza dell'intervento. Nella formulazione iniziale il termine era di 120 giorni.

L’ambiente Tra le altre delibere Sara Vito ottiene il via libera alla distribuzione di 5,1 milioni di euro per la realizzazione di opere di difesa da fenomeni franosi in vari comuni. Si tratta in totale di 17 interventi che non presentano carattere di estrema urgenza, ma risultano necessari al fine di garantire la tutela della pubblica incolumità. Viene quindi assegnato un fondo di 655.000 euro al Consorzio bonifica pianura friulana per la gestione e la manutenzione delle opere.

Le nuove scuole L’assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro comunica infine che, grazie a un’assegnazione statale di 8,9 milioni, sarà possibile realizzare nuove scuole a Savogna, Cervignano e Aviano. Per altre tre richieste (Sacile, Mossa, Romans) «speriamo ci possa essere una ripartizione futura qualora Inail e ministero decidano di assegnarci nuove risorse».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo