In Fvg al via la prenotazione online degli esami

Da ottobre si può fissare la visita medica con un “clic”. Il sistema, in rodaggio, fornisce i tempi d’attesa in tutte le aziende
Un medico esegue una risonanza magnetica
Un medico esegue una risonanza magnetica

TRIESTE. Prenotare la visita medica dal computer di casa. Dal primo ottobre il Cup regionale dà l’opportunità di riservare online esami e prestazioni ambulatoriali specialistiche. Il servizio è partito in sordina per volontà della stessa direzione Salute, perché il sistema è in rodaggio e non garantisce ancora tutte le tipologie di prenotazione, a oggi limitate a una ventina di prime visite (soltanto nei casi di priorità bassa) e ad alcuni esami strumentali.

In attesa della messa a disposizione di tutta l’offerta, la novità più significativa è la possibilità per l’utente di selezionare il tipo di prestazione e conoscere in tempo quasi reale (il sistema si aggiorna ogni due-tre giorni) la durata della lista d’attesa nelle varie Aziende regionali e nelle strutture private convenzionate, passando poi alla scelta della data, alla conferma dell’appuntamento, al pagamento e all’annullamento della richiesta.

Basta visitare i siti delle Aas (qui la homepage dell'Aas n. 1 Triestina) e cliccare sul link Tempi d’attesa e prenotazione on line prestazioni, tenendo a portata ricetta rossa e tessera sanitaria. E così si scopre che - per esempio - una visita oculistica richiede 57 giorni a Trieste, 106 nell’Alto Friuli, 141 nella Bassa friulana, 174 nel Friuli centrale e addirittura 272 nel Friuli occidentale. Oppure che un consulto urologico si ottiene in due giorni nelle Aas 1 e 5, in 28 nell’Aas 3, in 93 nell’Aas 4 e in 135 nell’Aas 2. Trieste è molto rapida anche negli esami strumentali, grazie al ricorso alle convenzioni con i privati.

Finora i tempi d’attesa erano reperibili online, ma l’aggiornamento dei dati avveniva su base almeno mensile: a prenotazione avvenuta, era quindi possibile ritrovarsi dentro liste d’attesa più lunghe del previsto. Il secondo problema stava nella gestione delle agende affidata alle singole Aas, poco propense a interagire fra loro, nonostante il Cup regionale: in tal modo, gli sportelli fisici delle Aziende finivano per offrire agli utenti un numero maggiore di scelte rispetto al call center.

Liste d’attesa e referti medici sul web
Stethoscope

Il nuovo sistema dovrebbe risolvere gli inconvenienti, prevedendo l’aggiornamento puntuale delle liste e l’omogeneità di opzioni fra Cup, farmacia e call center. Ma servirà tempo, perché le Aas dovranno attribuire identica denominazione alle prestazioni, passaggio che sarà vigilato dalla Direzione regionale. Le Aas continueranno a gestire direttamente le prenotazioni nella propria area vasta, ma le informazioni sulle possibilità a disposizione nel resto del Fvg diverranno più precise.

Una regionalizzazione che potrebbe preludere all’accentramento delle prenotazioni: sistema informatico e numero verde sono d’altronde già unici. Il regolamento adottato dalla giunta fissa inoltre le regole per la scrittura delle impegnative da parte dei medici, imponendo uniformità in fase di prescrizione per gestire al meglio le prenotazioni: ai dottori viene richiesta precisione nell’indicazione della classe di priorità, nel codice di esenzione, nella distinzione fra primo accesso e controllo, nella validità temporale della ricetta e nelle informazioni cliniche fornite. Sempre di più si farà ricorso al digitale, dematerializzando la vecchia ricetta rossa, che tuttavia impiegherà ancora del tempo a sparire.

Per l’assessore alla Sanità Maria Sandra Telesca, «i pazienti potranno verificare i tempi d’attesa di tutte le strutture e scegliere in modo autonomo la soluzione migliore. Le liste si accorceranno grazie alla maggior trasparenza: con denominazioni e modalità di accesso standardizzate, le possibilità di prenotazione aumentano. La sanità digitale offre vantaggi in termini di accessibilità e contenimento dei costi: si modernizza il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione».

Telesca sottolinea che «da adesso si applicheranno davvero procedure rimaste finora sulla carta, come le penali per i pazienti che non si presentano alla visita e il rimborso da parte delle Ass agli utenti costretti a ricorrere al privato quando i ritardi sforano i limiti temporali stabiliti per il pubblico a livello nazionale. Un modo per responsabilizzare pazienti e Aziende, lavorando in direzione dell’abbattimento delle liste d’attesa».

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