In Fvg 8 contagiati dal virus, scuole e atenei restano chiusi

AGGIORNAMENTO ORE 21.46 - Altre due persone, entrambe residenti a Trieste, sono risultate positive al test per il coronavirus. Lo rende noto la Regione Friuli Venezia Giulia. Gli interessati, sintomatici, sono stati presi in carico dal Servizio sanitario e, essendo stati dichiarati non gravi, si trovano in quarantena domiciliare. sale così a otto il conteggio complessivo dei contagiati da coronavirus in regione: 3 a Trieste, 3 a Udine e 2 a Gorizia.
TRIESTE Una domenica segnata dalla diffusione del Coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con il presidente della Regione Massimiliano Fedriga che chiede al governo il prolungamento della chiusura di scuole e università per un'altra settimana, da lunedì 2 marzo a domenica 8. Da Roma la risposta arriva affermativa. Così, alle 18 di domenica 1 marzo, un'ordinanza firmata dal Presidente della Regione Massimiliano Fedriga stabilisce la sospensione delle attività didattiche in Friuli Venezia Giulia per ulteriori sette giorni, intervenendo su università e scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi i servizi educativi dell'infanzia. Il provvedimento sarà esecutivo dalla mezzanotte di oggi, domenica primo marzo, e rimarrà in vigore fino alle 24 di domenica 8 marzo.
Tornano alla normalità invece le attività degli altri enti: uffici pubblici, musei, biblioteche, manifestazioni pubbliche comprese.
L'emergenza in regione è scoppiata proprio tra sabato 29 febbraio e domenica primo marzo, con complessivamente sei casi di coronavirus accertati.
L'ultimo risultato positivo al test riguarda una persona di Gorizia, sintomatica, che è ora in quarantena domiciliare.
In mattinata è subito corsa la notizia di quattro docenti universitari, un uomo sintomatico di Trieste e tre persone di Udine, risultati positivi al test.
Di ieri sera, sabato 29 febbraio, la notizia del primo caso conclamato in regione: si tratta di un impiegato cinquantenne di Gorizia.
Aggiornamento delle 17. La Regione informa che è risultato positivo al test del coronavirus un nuovo caso che era in osservazione. Si tratta di una persona di Gorizia, sintomatica, che è ora in quarantena domiciliare. Dopo l'altro caso di Gorizia, i tre di Udine e uno a Trieste - emersi tutti tra sabato 29 febbraio e domenica primo marzo - siamo dunque al sesto caso positivo preso in carico dal Servizio sanitario regionale.Il campione di quest'ultimo test è stato inviato all'Istituto Superiore di Sanità. Ad adesso i tamponi effettuati in Friuli Venezia Giulia sono stati 243, dei quali 16 sono in corso di esame; in tutto le persone in osservazione in quarantena domiciliare sono 122.
La situazione nel pomeriggio di domenica primo marzo. Scuole e università del Friuli Venezia Giulia resteranno probabilmente chiuse per un'altra settimana, da lunedì 2 marzo e fino a domenica 8 marzo. La conferma ufficiale è attesa a stretto giro di posta già nella giornata di domenica primo marzo.
L'intesa che la Regione Fvg avrebbe stretto con il ministro della Salute Roberto Speranza è stata resa necessaria dopo che, domenica mattina, i casi di coronavirus riscontrati in Fvg sono saliti a cinque.
Già nella tarda mattinata, il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, nel corso di una diretta Facebbok, aveva annunciato di voler chiedere, in via urgente al governo, la chiusura di scuole e università per un'altra settimana.
«Abbiamo proposto di inserire nel Dpcm la chiusura delle scuole e delle università in Friuli Venezia Giulia per un'altra settimana dopo i casi positivi al coronavirus riscontrati nelle ultime ore in regione», ha confermato il governatore Fedriga nel corso della conferenza stampa organizzata nel primo pomeriggio a Trieste. «Abbiamo inoltrato la nostra proposta al Governo - ha aggiunto - e ci aspettiamo una risposta in tempi brevi».
«I quattro nuovi casi, infatti, nascono proprio all’interno di università per una lezione tra docenti tenuta da un professore piemontese a Udine, poi tornato nella sua regione e risultato positivo - ha spiegato Fedriga -. L’università è caratterizzata da tanta mobilità infraregionale e per quanto riguarda le scuole gli esperti ci dicono che si tratta del luogo dove in generale c’è più possibilità di diffondere i virus anche perchè poi i bambini, tramite contatto con adulti e anziani, possono diffonderli all’esterno dell'ambiente scolastico..
Perchè un’altra settimana di stop? Ci dicono che le misure prese la scorsa settimana e in relazione ai nuovi casi gli effetti si vedono 7-10 giorni dopo, quindi le due settimane sono un parametro buono per verificare gli effetti della misura stessa. Ieri pomeriggio non lo avevamo ritenuto indispensabile, ma poi in serata e nella notte scorsa sono stati scoperti cinque casi positivi e quindi ora per scuole e università la nostra proposta è di utilizzare il principio di massima cautela».
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