In Friuli Venezia Giulia il mattone piace sempre: quotazioni su del 2,77%. A Trieste picco dei valori

Secondo il portale immobiliare.it il settore continua a crescere in regione

TRIESTE Nonostante tutto, il mattone continua a crescere il Friuli Venezia Giulia. Secondo il portale Immobiliare.it, a febbraio il prezzo medio delle abitazioni in regione è stato di 1.446 euro al metro quadro, con un aumento del 2,77% rispetto a dodici mesi prima. A livello provinciale il prezzo più alto si registra a Trieste con 1.923 euro al metro quadro e il più basso a Pordenone con 1.202 euro, con Udine (1.342 euro al metro quadro) e Gorizia (1.248) nel mezzo.

Dunque, nonostante la crisi pandemica e le numerose incognite all’orizzonte, le famiglie continuano a puntare sull’immobiliare, come del resto confermato dalle dinamiche dei mutui. Nel terzo trimestre 2020 i finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione si sono attestati a quota 299,8 milioni di euro, vale a dire il 18,0% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Un balzo che è un segnale di fiducia verso il mattone. Se si osserva l’andamento delle erogazioni nei primi nove mesi dell’anno, e si analizzano quindi i volumi da gennaio a settembre 2020, la regione mostra una variazione positiva del 5,8%, che in termini assoluti vuol dire 43 milioni di euro in più. La provincia di Trieste ha visto crescere le erogazioni del 19,8%, quella di Gorizia del 18,5%, Pordenone del 7,4% e Udine del 21,1%.

Lo studio non si spinge a fare stime sul nuovo anno, ma la sensazione tra gli operatori è moderatamente positiva proprio alla luce della crescita registrata nei mesi della pandemia con maggiori restrizioni sul fronte degli spostamenti e caratterizzati da maggiori incertezze sul futuro, data l’assenza di vaccini. Sia per l’effetto traino generato dal rialzo dei prezzi, sia per le già citate nuove esigenze abitative che emergono alla luce del crescente ricorso all’home working. «Tra le conseguenze della pandemia vi è una crescita di interesse per le nuove costruzioni, soprattutto se ubicate nell’hinterland e in grado di offrire soluzioni indipendenti e aree verdi», sottolinea Luigi Frascino, patron della FF Building (gruppo Frascino).

Dunque, il mercato continua a crescere, ma spesso prendendo direzioni differenti rispetto al passato. I centri cittadini per la prima volta soffrono. «I nuovi trend della domanda», aggiunge Frascino, «spingono i costruttori a una crescente attenzione al benessere di chi vi abiterà, dalla progettazione degli spazi alle esigenze dello smartworking e della didattica a distanza, fino alla connessione wi-fi».



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