In Friuli Venezia Giulia i libri si "divorano"

Indagine Istat: è la seconda regione in Italia per la lettura e la prima per le biblioteche domestiche

TRIESTE La tecnologia avanza, gli e-book spiazzano le pagine di carta eppure, in Friuli Venezia Giulia, si sfogliano libri in grande quantità. L'ultima statistica Istat sui lettori di libri nella penisola - basata su un campione di 100 intervistati per argomento - posiziona la nostra regione al secondo posto per la lettura di almeno un libro negli ultimi 12 mesi e al primo, invece, per le famiglie che, in casa, possiedono almeno cento volumi.

In Friuli Venezia Giulia, infatti, il 56,3% dei cittadini (dai 6 anni in su) ha dichiarato di aver letto almeno un libro nel corso del 2010, posizionandosi dopo il Trentino Alto Adige (57,9%) e prima della Valle D'Aosta (55,7%). Il 42,8%, inoltre, afferma di aver letto da 4 a 11 libri. Se solo il 3% delle famiglie friulane e giuliane, invece, non possiede libri in casa (guadagnandosi l'ultimo posto della classifica nazionale), in regione il 38,9% delle biblioteche domestiche interrogate dal campione ospitano oltre un centinaio di libri sui loro scaffali. Il Friuli Venezia Giulia è, dunque, terra di grandi lettori. E l'ultima statistica dell'Istat si allinea ai dati già lusinghieri riguardanti i lettori di quotidiani, pubblicati all'inizio del 2011: il 64,5% del campione di cittadini intervistato ha dichiarato di leggere almeno un quotidiano alla settimana.

A livello nazionale, nel 2010, il 46,8% della popolazione dai 6 anni in su (26, 448 milioni di persone) afferma di aver letto, per motivi non strettamente scolastici o professionali, almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista. Tra gli 11 e i 17 anni si riscontra la quota più alta di lettori (oltre il 59%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (65,4%)e, mentre diminuiscono leggermente le differenze di genere, aumentano quelle territoriali e sociali. Le donne leggono più degli uomini: le lettrici sono il 53,1% rispetto al 40,1% dei lettori. Riguardo alle differenze territoriali, invece, si legge di più al Nord e nel Centro, con percentuali di lettori superiori al 50% della popolazione; nel Sud e nelle Isole, la quota di lettori scende sotto il 37%. Livelli di lettura superiori alla media si riscontrano tra laureati, impiegati, dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e studenti; quelli più bassi tra chi possiede la licenza elementare o nessun titolo di studio, gli operai, i ritirati dal lavoro e le casalinghe.

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