In Finanziaria regionale maxi posta per i consulenti

Stanziati 800mila euro per incarichi esterni. La giunta Serracchiani fa dietrofront e ripristina i contributi puntuali: fondi a onlus e Pro loco

TRIESTE. Quasi 800 mila euro per incarichi di consulenza. Non mancano nemmeno gli emendamenti puntuali, nonostante le promesse della giunta. E pure qualche chicca: come la decisione di dare soldi agli alcolisti anonimi, togliendoli però a chi si occupa di malattie al fegato. Stranezze di una finanziaria targata centrosinistra che, chiuso il dibattito di rito, parte con il secondo round: la votazione dell’articolato.

«Che clima funereo”, ironizza Bruno Marini osservando gli assessori e un bilancio di lacrime e sangue. Meglio riderci un po’ su allora, magari tirando in ballo Serracchiani. «Dov’è? Dov’è?», si chiede più di qualcuno. «È assente a causa di impegni istituzionali a Roma per la Ferriera», spiega l’assessore Peroni. «Macché – interrompe il guastafeste Riccardi – era alla direzione nazionale del Pd». L’ex rettore s’indigna: «Aveva impegni per la Regione, poi se è a Roma e vuole anche fare la spesa alla Despar, è libera di farlo, no?». «E la Coop? E l’Esselunga?», sghignazzano in aula. La giornata va così. Mentre furori il mondo sindacale, con la Cisl in prima fila, invoca riforme.

Le consulenze

Salta all’occhio, all’articolo 11 del ddl, il lungo elenco di “spese per studi e incarichi di consulenza”. Si va dai 5 a 505 mila euro, per un totale di 777 mila e 600 euro. «Alla faccia dei risparmi», si mormora tra i banchi. Gli uffici non spiegano voce per voce ma chiariscono la posta più sostanziosa, quella dei 505 mila, che «andrà a finanziare i docenti per i corsi previsti per la Polizia locale, secondo quanto dettato dalla legge 9 del 2009». L’assessore Panontin conferma. Restano i dubbi dell’opposizione che, nei prossimi giorni, darà battaglia.

Le poste puntuali

Dovevano sparire dal nuovo corso indicato da Serracchiani, invece spuntano qua e là, con nome e cognome, tra gli emendamenti. Alcuni a firma della giunta, peraltro. Qualche esempio. Articolo 2: 100mila euro alla Federazione Italiana Sport Invernali, 40mila alla Carnia Welcome, società consortile. E se da una parte vengono tolti 50mila euro all’Unione Pro loco d’Italia, ne vengono aggiunti altrettanti alla Pro loco di Sesto al Reghena. Ecco poi il contributo straordinario alla cooperativa sociale “San Mauro” di Maniago per le proprie attività. Scorrendo il plico compare, all’articolo 4, una non meglio precisata consulenza di 30mila euro all’Università di Trieste «per la trattazione di tematiche di comune interesse». Così all’8: via 27 mila euro alle campagne informative per le donne nella cura dell’endometriosi e via altri 18.500mila euro alle associazioni che si occupano della stessa malattia. Ci sono invece 10mila euro per gli alcolisti anonimi, ma se ne tagliano 50 alla onlus che studia le malattie del fegato. Nella lista dei “premiati”, con una posta di 20 mila euro, compare la scuola di mosaicisti del Friuli.

Lo scontro

Nel pomeriggio giunta e opposizione convocano una riunione, ma l’intesa non si trova. «Abbiamo esaminato insieme i punti di vista sui primi articoli - dice Peroni -, ma c’è stata constatazione reciproca di distanze su posizioni e obiettivi». L’esecutivo, tuttavia, concede qualcosa. Come preannunciato le associazioni dei familiari otterranno 600mila euro, mentre le Province 300 mila per i progetti a favore dei disabili. Previste risorse pure per le scuole cattoliche, inizialmente escluse. Tra le altre misure di aggiustamento concordate dalla maggioranza figurano l’assegnazione di 100mila euro per i piccoli esercizi in area montana e l’estensione all’edilizia sovvenzionata e agevolata degli oneri di costo di costruzione di nuovi immobili. Grazie ad un emendamento di Revelant (Ar) l’aula scongiura la chiusura dei palazzetti del ghiaccio di Claut e Pontebba. I Cittadini, infine, infilano altri 200 mila euro a sostegno dello sport. Ma il centrodestra continua a contestare le poste puntuali presenti nella norma. Il capogruppo Pd Shaurli ribatte: «Nella Finanziaria della scorsa legislatura c’erano 700 emendamenti così. Sì, anche nella nostra c’è qualcosa, anche perché alcune delle vostre scelte sono di carattere pluriennale».

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