In Croazia nuovo record: 4.620 contagi

/ ZAGABRIA Sta inanellando record su record il coronavirus nei Paesi a Est del Friuli Venezia Giulia. Se in Slovenia la situazione resta grave, ma stabile, in Croazia ieri è stato stabilito il nuovo triste primato di nuovi contagi in 24 ore: 4.620 su 12.095 tamponi effettuati, il che significa che il 38,1% dei testati è risultato positivo (per fare un raffronto in Italia questo valore è del 12%). I morti sono stati 53. A Varaždin poi, considerata la regione più infetta d’Europa, piove sul bagnato. Il gelo, il vento e la neve di queste ultime ore, infatti, ha fatto collassare una delle tende approntate dall’Esercito croato in prossimità dell’ospedale e che fungeva da triage e da area di attesa per i pazienti Covid che devono essere trasferiti in altri nosocomi della contea. Per fortuna al momento del crollo all’interno della struttura non c’era nessuno.
Eppure, nonostante una situazione decisamente allarmante nel Paese gli albergatori si ostinano a proporre pacchetti per soggiorni di tre o quattro giorni con il cenone compreso e con musica dal vivo. A tale notizia il ministro degli Interni Davor Božinović è andato su tutte le furie. Egli ha affermato che, data la situazione, misure di allentamento sono fuori discussione. Il Natale e il Capodanno di quest'anno, ha precisato, saranno molto diversi dagli anni precedenti. Il ministro della Salute Vili Beroš ha affermato invece in Parlamento di sentirsi una grande responsabilità addosso nei confronti del sistema sanitario croato. Ha riconosciuto che in esso ci sono molti errori, ma ha sottolineato che seppure l'organizzazione del lavoro non è di sua competenza sta cercando lo stesso di lavorare in modo da migliorare l’operatività del sistema.
Ieri sono iniziati i test rapidi dell'antigene nella regione spalatino-dalmata, e lo stesso sarà avviato nella contea di Varaždin, ma solo nelle grandi fabbriche. Domani si prevedono nuove misure più severe nei negozi e nei centri commerciali, che saranno valide fino al 10 gennaio. In Croazia, norme restrittive per frenare l'epidemia sono state emanate alla fine di novembre e, tra le altre ricordiamo la chiusura fino al 21 dicembre di ristoranti, palestre, centri sortivi, sale bingo e sale giochi, con le messe contingentate a 25 persone.
La situazione in Slovenia
Situazione sempre molto incerta a Lubiana sulle sorti del governo del premier Janez Janša (destra populista). Il Partito dei pensionati (Desus) non ha ancora deciso se uscire o meno dalla coalizione. Step importante nella gestione dell’epidemia in quanto l’attuale ministro della Salute Tomaž Gantar è in quota Desus ed è attualmente su posizioni molto oltranziste sulle norme da emanare per combattere il Covid-19 mentre il governo sembra che domani potrebbe anche decidere l’apertura dei negozi di vestiario, di scarpe e degli autosaloni. I numeri della pandemia rimangono stabili anche se cresce la percentuale dei contagiati. I nuovi infetti sono stati 1.849 su 6.410 tamponi effettuati, il che significa che il 28,8% di coloro i quali sono stati sottoposti al test è risultato positivo. Non calano sostanzialmente i ricoveri (1.258) e le terapie intensive (189). La novità di ieri è che per protezione bisogna usare solo le mascherine chirurgiche, non basta più avere sul viso una sciarpa o un fazzoletto. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo