In Consiglio si litiga su Calle Larga, interviene la polizia
Sempre più arroventato il clima politico a Zara, dove il consiglio comunale – in mano alle destre nazionalistiche – sta cercando di affossare l’iniziativa tesa al ripristino dello storico toponimo di Calle Larga. La principale via di Zara è intitolata Široka ulica, o Strada larga, un nome antistorico, che non piace ad una cospicua fetta di abitanti della città del maraschino.
Proprio per riavere l’antico nome di Calle Larga, prima dell’estate era stata promossa la raccolta di firme, che aveva visto l’adesione di poco meno di 11 mila persone (Zara ha 76 mila abitanti), numero sufficiente ad inserire la questione del ripristino all’ordine del giorno del parlamentino municipale. L’argomento avrebbe dovuto essere trattato già nei mesi estivi, ma le autorità si sono rifiutate di rispettare quanto chiesto anche da 9 consiglieri cittadini, adducendo vari motivi per il mancato inserimento del tema nei lavori del parlamentino, la qual cosa ha fatto infuriare le opposizioni di centrosinistra e gli organizzatori della petizione. Anzi, quest’ultimi sono stati tacciati nei mesi scorsi di volere italianizzare Zara e di essere elementi anticroati. L’altro giorno il consigliere municipale di Azione Giovani (all’opposizione), Marko Pupic Bakrac, ha preso la parola nel corso della sessione del parlamentino, criticando con dure parole l’Accadizeta (centrodestra, al potere a Zara) e affermando che non tornerà al suo posto fino a quando il consiglio non avrà in agenda la delicata questione.
Per ore gli addetti al servizio d’ordine a palazzo comunale hanno tentato di schiodarlo dalla posizione, ma senza risultati concreti e c’è voluto l’intervento della polizia in quella che sarà ricordata come una delle riunione più burrascose del consiglio cittadino di Zara degli ultimi anni. Pupic Bakrac è stato portato in commissariato, assieme al suo collega partitico Ante Rubeša, unitosi a lui nella protesta.
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