In Consiglio Fvg porte automatiche come in banca e vetri anti intrusioni sulle scale

TRIESTE Ingresso con doppia porta automatica dotata di metaldetector, molto simile a quelle che sono installate all’ingresso delle banche. Inoltre, verrà utilizzata come seconda “barriera”, in caso di necessità, una porta a vetri sulla seconda rampa di scale che consentirà di inibire l’accesso alla sala del Consiglio regionale. Ecco in cosa consisterà il rafforzamento delle dotazioni di sicurezza passiva per rendere “a prova di blitz” il palazzo di piazza Oberdan.
Ad annunciarlo è il presidente dell’organo legislativo Piero Mauro Zanin. La decisione è stata presa ieri pomeriggio nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza che all’ordine del giorno, oltre alla proposta di sanzione per Calligaris, aveva la valutazione di misure utili per evitare che incursioni indesiderate come quella avvenuta martedì scorso possano ripetersi. Ora toccherà agli uffici definire i dettagli tecnici dei serramenti e delle apparecchiature da installare.
La riunione è iniziata con la condivisione di «una decisa condanna dell’irruzione dei manifestanti di CasaPound nell’aula lo scorso 4 agosto, azione che, violando inopinatamente la casa dei cittadini, aveva provocato l’interruzione della VI Commissione mentre stava esaminando il Programma Immigrazione 2020 presentato dalla Giunta Fedriga». L’Ufficio di presidenza ha anche tenuto a sottolineare la propria «fiducia nell’operato della magistratura» che, come noto, sta indagando sul blitz dei militanti neofascisti.
Recepita la disponibilità dell’amministrazione regionale a individuare le opportune risorse, l’Ufficio di presidenza ha quindi concordato sulla necessità di rafforzare i presidi di sicurezza passivi all’interno del palazzo, prevedendo anche un maggiore collegamento con le forze dell’ordine per contribuire a prevenire ogni possibile pericolo.
Così Zanin ha anticipato quelle che saranno le nuove modalità di accesso: «Si entrerà uno alla volta, passando attraverso la porta doppia automatica e ci sarà anche il metaldetector – ha spiegato il presidente dell’organo legislativo regionale – . Con questi dispositivi crediamo si possa garantire un livello di sicurezza adeguato, che impedirà il ripetersi di episodi gravi come quello del 4 agosto. Certo, resta un po’ di dispiacere soprattutto per quanto mi riguarda. Ho sempre voluto che il palazzo dove ha sede il Consiglio regionale fosse un luogo in grado di favorire il più possibile l’accesso del pubblico, una “casa trasparente”, aperta a tutti i cittadini interessati ad assistere ai lavori della nostra assemblea».
«E invece – ha concluso Zanin con una punta di amarezza – ora ci troviamo costretti a far installare questi dispositivi che garantiranno la sicurezza, ma indubbiamente non contribuiranno a rendere l’aula più accessibile alla gente» —
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