In Comitato portuale nuovo blitz sul segretario generale
“Segretario generale: delibera”: come un tormentone carsico per il terzo mese di fila questo punto s’inabissa e riemerge all’ordine del giorno del Comitato portuale. Sarà il primo argomento di discussione, se si esclude l’approvazione del verbale della seduta precedente, anche venerdì alle 16 al Magazzino 26 del Porto Vecchio in occasione della nuova convocazione del Comitato. Un colpo di coda di Marina Monassi? È la domanda che quasi tutti si pongono in assenza di dichiarazioni ufficiali della presidente.
Dopo le dimissioni di Walter Sinigaglia, per anni facente funzioni, Monassi che non aveva mai proposto al Comitato portuale un segretario generale di ruolo, aveva tentato il colpo il 21 ottobre quando ormai mancavano meno di tre mesi alla fine del suo mandato che scade il 19 gennaio. Aveva però ben presto desistito riferendo alla fine che «è stato accolto il suggerimento degli enti territoriali, in particolare del sindaco Roberto Cosolini e della presidente della Regione Debora Serracchiani di non nominare alcun segretario generale il cui incarico possa protrarsi oltre il mandato del’attuale presidenza facendo propria l’interpretazione delle norme per cui gli incarichi quadriennali di presidente e segretario generale dovrebbero ritenersi contestuali». «Comunque la delibera era stata messa all’ordine del giorno - aveva puntualizzato Serracchiani - sono stati gli enti territoriali a chiederne il rinvio e alla fine tutto il Comitato è stato d’accordo».
Il medesimo punto però, “Segretario generale: delibera” era riapparso anche nell’ordine del giorno del Comitato convocato per il 5 novembre e poi rinviato senza tenersi per impegni precedenti del sindaco Cosolini e qualche altro componente. Di quell’argomento alla fine si ridiscuterà dopo 37 giorni da quel 5 novembre e poco più di cinque settimane prima della scadenza del mandato di Monassi. Un nuovo tentativo di strappo da parte della presidente dell’Authority? «Per questi mesi cercherò un facente funzioni - si era arresa a ottobre Monassi - non sarà facile perché è un ruolo che non è affatto agevole accettare». A questo punto forse è inutile anche nominare un facente funzioni, ma la delibera è nuovamente lì in testa all’odg del Comitato. In questi mesi le pratiche di Sinigaglia sono passate al dirigente Antonio Gurrieri che è anche uno dei candidati alla presidenza, proposto dalla Camera di commercio. L’assenza per quattro anni di un segretario generale di ruolo è un fatto piuttosto anomalo. «Assurdo - ha commentato l’ex segretario generale Martino Conticelli - succede solo a Trieste e comunque il ministero doveva intervenire per una solenne tirata d’orecchi».
All’interno del corposo ordine del giorno di venerdì compare anche un’informativa da parte della presidente sulle procedure di vendita delle società partecipate: Adriafer la cui privatizzazione dovrebbe essere propedeutica all’unificazione della manovra ferroviaria tuttora sdoppiata e alla base di una delle principali criticità dello scalo, Trieste terminal passeggeri, Porto di Trieste servizi. Il Comitato è chiamato anche alla ratifica della sottoscrizione dell’Accordo di programma per la Ferriera e alla sottoscrizione delle intese tra il Piano regolatore del porto e il Piano regolatore generale del Comune di Muggia. Tra gli altri punti una variazione della concessione alla Emt di Francesco Parisi sul Molo VI per dare il via libera all’abbattimento del capannone 64 per creare più spazio e consentire la posa di un nuovo fascio di binari.
Silvio Maranzana
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