In cella i due “maghi” dei borseggi sui bus

Malviventi arrestati in flagrante dagli agenti della Polizia locale. Controlli intensificati dopo l’escalation di denunce per furti
L’operazione “Lazzaro” ha dato i suoi frutti. La Polizia locale ha colto in flagrante e arrestato dopo un’indagine ad hoc due borseggiatori sui bus, che nel tempo sono riusciti a mettere a segno molti scippi in modo indisturbato. Solo fino a ieri, però.


Una missione ben riuscita da parte degli agenti, organizzata negli ultimi tempi, che pazientemente sono riusciti ad arrivare ai colpevoli. L’indagine, che ha coinvolto più forze e un periodo abbastanza prolungato, infatti parte da un sospetto preciso. Era stato notato un dato in particolare: il sensibile aumento delle denunce di furti negli autobus. Tanto da contare più o meno una denuncia al giorno, nel 99% dei casi ai danni di anziani. Da qui è scattata la decisione di approfondire questo fenomeno e quindi di rispondere concretamente al problema. Come? Con controlli serrati in borghese all'interno dei mezzi pubblici, mettendo in atto appunto l'operazione “Lazzaro”, coordinata dal Nucleo di polizia giudiziaria. Ad affiancarli però anche altri dipartimenti. Hanno partecipato con scrupolo e discrezione i colleghi del reparto Motorizzato e dei distretti territoriali.


Le mosse delle forze di polizia sono state accuratamente studiate. Gli agenti si mescolavano tra i passeggeri e registravano i comportamenti di alcuni sospetti, nell'attesa di coglierli in flagranza di reato.


Così, in alcune settimane, sono riusciti a focalizzare l'attenzione su due soggetti: il 49enne algerino Samir Boudjeltia e il 46enne macedone Adnan Fejzula, entrambi pluripregiudicati per furto e residenti da anni a Trieste.


Il piano messo in atto dei due malviventi era ben architettato. Prendevano di mira soprattutto donne anziane, quelle che meno di altri avevano la possibilità di difendersi. Ma non solo. Il loro schema prevedeva anche un’altra importante caratteristica. Sceglievano bus affollati e talvolta operavano in coppia per rendere meno esplicite le manovre di estrazione del portafoglio del malcapitato.


Proprio ieri mattina l'epilogo degli appostamenti, con l'arresto in flagranza dei due uomini. Sulla linea 1 diretta in centro avevano preso di mira una signora di 80 anni: mentre uno dei due cercava di distrarre l'attenzione della signora, il compare infilava la mano nella borsa della donna rubandole il portafoglio. Ignari però di essere osservati da due agenti di Polizia locale in borghese, la coppia approfittava della successiva fermata per darsi alla fuga. Intento evidentemente inutile, perché gli operatori li hanno subito raggiunti e arrestati. Non contenti, i due ladri hanno anche cercato di disfarsi del portafoglio ma gli investigatori l'hanno subito ritrovato e restituito - integro – alla derubata.


Dopo le pratiche di rito alla caserma Beleno di via Revoltella, sono stati accompagnati in carcere. Dovranno rispondere di concorso in furto con destrezza aggravato. Un’accusa che comprende ben quattro articoli del Codice penale: i numeri 624, 625, 110 e 61. Con il rischio di trascorrere tra i tre e i dieci anni dietro le sbarre, ma la decisione spetta ovviamente al giudice del Tribunale che condurrà il processo.


«L’operazione Lazzaro - riferisce in una nota la Polizia locale - è un altro esempio di come i nostri operatori siano capaci d'intercettare e dare risposte fattive ai bisogni di sicurezza delle persone, forti anche di una conoscenza ultra-secolare del territorio e della sua gente».


Risale a meno di un mese fa un altro arresto, questa volta da parte dei Carabinieri, che hanno ammanettato Goran Knezevic, 58 anni, cittadino serbo, un delinquente che frequentava assiduamente la linea 20 in cerca di portafogli. Ma anche la 4, la 9 e altre ancora. In quel caso erano state molto utili anche le telecamere di servizio poste sui diversi mezzi pubblici.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo