In Cavana shopping fino alle 22 tra concerti, assaggi e laboratori
Da zona decadente e per nulla invitante, a piccolo villaggio in continuo fermento. Cavana ha buttato alle ortiche gli abiti da Cenerentola e sfoggia ora un look modaiolo. Spazi concettuali, piccole botteghe artigiane e laboratori, boutique retrò, gallerie d’arte, antiquari, falegnami e atelier fotografici. Il tutto accompagnato da una babele di caffetterie, pasticcerie, osterie ed enoteche trendy. Che hanno deciso di fare squadra e regalare a triestini e turisti un happening lungo le vie, le androne e le piazze del quartiere, per una sorta di “open day&night” collettivo d’accoglienza.
“Cavana VS shopping”, questo il nome dell’iniziativa proposta coralmente dal rione per farsi conoscere meglio, che andrà in scena questo sabato, cui seguiranno gli appuntamenti del 6 giugno, 4 luglio e 1° agosto, con l’apertura prolungata fino alle 22.
Nutrito il carnet di proposte confezionate ad hoc dall’operoso alveare targato “Cavana” dai nomi sfiziosi, come “Boogaloo”, “Piccola bottega spiritosa”, “La raganella”, “Hops beer shop”, “Combinè”, e ancora “Blu di Prussia” e “Mostri 113”. Sono quasi 50 infatti gli indirizzi sparpagliati lungo il dedalo di piazzette incastonate tra i palazzi ristrutturati, stradine che s’inerpicano verso il colle di San Giusto e androne semi nascoste tra piazza Unità, lungo la zona verso piazza Venezia.
Porte aperte quindi per curiosare, degustare tra un acquisto e l’altro vini del territorio oppure birre artigianali e di nicchia estere, ma anche, ad esempio, scoprire l’antica arte del tornio. Nel laboratorio “Rosso di Ferro” sarà infatti possibile cimentarsi con l’argilla e creare con le proprie mani una tazza o una piccola ciotola da portare a casa. Mentre l’eclettica artista Francesca Martinelli anticipa ma non svela un’estemporanea performance live in vetrina allo spazio concettual-d’antan “Katastrofa”. «Ancora – spiega Isabella Bullo, anima di “Bardot” – ci saranno concertini e jam session, prove di laboratorio e assaggi, per condividere la bella stagione». (pa.pi.)
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