In bici (elettrica) da Gemona fino a Lampedusa

Impresa della diabetica Mila Brollo, 58 anni, seguito pedalata dopo pedalata dall’Università di Trieste: in due mesi da Nord a Sud, con il costante monitoraggio di uno staff dell'ateneo. Il viaggio in "biciterapia" di Mila viene raccontato in due blog e sui social
Mila Brollo, protagonista dell'impresa ciclistica-culturale-scientifica
Mila Brollo, protagonista dell'impresa ciclistica-culturale-scientifica

TRIESTE. Da Gemona a Lampedusa, in sella ad una due ruote elettrica. È il tragitto del “viaggio-biciterapia”, iniziato il primo aprile, e co-promosso dall’Università di Trieste. A compiere fisicamente il viaggio è Mila Brollo, 58 anni, diabetica, che lavora nei servizi di salute mentale e ha deciso di prendersi due mesi di aspettativa per portare a termine quest’avventura. Strada facendo parlerà di servizi per la salute mentale, di mobilità sostenibile, dell’anniversario dei 40 anni del terremoto del Friuli e porterà a Lampedusa libri da donare agli immigrati.

Mila Brollo sarà monitorata da uno staff medico coordinato dal Dipartimento di Scienze mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, che curerà anche gli aspetti scientifici legati alla nutrizione durante il viaggio, in collaborazione con un ricercatore dell'Università di Pisa. Il team medico triestino è composto da Michela Zanetti, Rocco Barazzoni, Arianna Ius, Sabrina Argenta e Riccardo Candido.

La bici di Mila Brollo, protagonista dell'impresa ciclistica-culturale-scientifica
La bici di Mila Brollo, protagonista dell'impresa ciclistica-culturale-scientifica

Attraverso un bracciale elettronico fornito dal Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute, sarà possibile registrare in modo continuo dati di attività fisica quali il dispendio energetico e le calorie consumate, tempi e livelli di attività fisica. Tali dati permetteranno di adeguare in tempo reale la dieta, elaborata con programma personalizzato, al fine di soddisfare le nuove esigenze della signora. Al termine del viaggio si confronteranno le variazioni dei parametri rilevati all’inizio dell’esperienza (peso, forza muscolare e composizione corporea – massa magra e massa grassa).

Oltre all’aspetto medico della ricerca, Giuseppe Borruso del Dipartimento di Scienze Economiche e statistiche, si occuperà insieme a Viola Defend di unire i dati, le esperienze e le informazioni che la ciclista raccoglierà durante il percorso a delle bandierine virtuali posizionate su una mappa digitale. A coordinare il tutto è Aurora Fantin, dell'Ufficio servizi per la divulgazione scientifica dell'Università di Trieste.

Verrà realizzato un “map journal”, ovvero un’applicazione in grado di coniugare mappe e carte geografiche relative alle aree attraversate durante il viaggio con testi, immagini, video, collegamenti ai social networks e altri documenti di carattere multimediale. Il “map journal” - sotto forma di blog multimediale - prenderà forma durante il viaggio e a mano a mano che le singole tappe verranno raggiunte si popolerà di informazioni, notizie e curiosità relative al medesimo percorso e ai luoghi attraversati.

L'impresa viene raccontata dalla stessa Mila nel suo blog Biciterapia di una Mila vagante e sulle relative pagine social (Facebook e Twitter).

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