In Austria minicentrali galleggianti nei fiumi
Energia pulita, sempre disponibile, prodotta con metodi ingegnosi, tecnologicamente avanzati e allo stesso tempo antichi. Elettricità generata senza interventi distruttivi, dighe o sbarramenti artificiali, sfruttando solo lo scorrere naturale dei fiumi. Accadrà presto in Austria, dove sta entrando nel vivo la fase finale, quella della produzione in serie, del progetto delle «Strom-bojen».
La parola d'ordine dell'iniziativa, oltre a boa, è proprio «Strom», la corrente del fiume Danubio che aiuterà a produrre energia elettrica in maniera sostenibile nell'area di Wachau, splendida valle famosa per i ripidi pendii coperti di vigneti e frutteti, foreste, chiese e castelli.
Dell'area è originario anche Fritz Mondl, inventore più di un decennio fa delle Strombojen, oggi arrivate alla terza generazione dopo anni di test, attrezzi metallici ancorati al fondo del fiume pensati per generare elettricità grazie all'energia cinetica, sfruttando la corrente del fiume che scorre e che fa muovere un rotore da 250 centimetri all'interno del macchinario. L'energia elettrica viene poi trasferita verso riva con appositi cavi. Con solo una delle «Boje», brevettate nel 2007 e prodotte dall'azienda Aqua Libre Energieentwicklungs, si può soddisfare il fabbisogno energetico di una settantina di famiglie. «Il prossimo anno le prime cinque Strombojen saranno pronte» ed entreranno in funzione nella valle di Wachau, ha detto all'ANSA lo stesso Mondl.
Lo stock, che sarà pagato dalle comunità locali, costerà poco meno di 1,5 milioni di euro, specifica l'inventore, assicurando poi che l'azienda energetica austriaca Evn ha mostrato interesse per altre quattro minicentrali galleggianti di Aqua Libre. Con 500 Strombojen si potrebbe fornire luce a 35.000 abitazioni nell'area di Wachau. Ma non è solo il Danubio che potrebbe essere sfruttato per le minicentrali elettriche galleggianti. Anche altri fiumi, più piccoli e non solo in Austria, potrebbero in futuro vedere la loro corrente usata per produrre energia in maniera innovativa. Unico requisito, una profondità di almeno tre metri e una corrente intorno ai due metri al secondo.
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