In arrivo in Fvg le prime dosi di vaccino AstraZeneca destinate agli under 55: ecco chi verrà vaccinato

Attesa a giorni una fornitura di 8.500 dosi. Confermata la permanenza del Fvg in zona gialla

TRIESTE. La Regione è in attesa di conferma, ma la prossima settimana dovrebbero arrivare le prime dosi di AstraZeneca, un altro tassello della campagna vaccinale anti-Covid. Una buona notizia che si accompagna alla conferma del Friuli Venezia Giulia in zona gialla. È il vicepresidente Riccardo Riccardi a informare che la struttura commissariale ha anticipato una consegna in regione di circa 8.500 dosi del vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese, già oggi stoccate nell’hub di Pratica di Mare (la fornitura per l’Italia è pari a 249.600 unità) e nei giorni successivi in direzione dei territori.

La soluzione AstraZeneca è logisticamente migliore di quelle Pfizer e Moderna, vista la conservazione del farmaco a temperature normali, ma sembra funzionare con percentuali più alte tra gli under 55. Per questo verrà inizialmente utilizzata, così è emerso nel confronto di martedì scorso tra governo e Regioni, non per gli anziani, ma per insegnanti, forze armate e di polizia, detenuti e personale delle carceri. «Stiamo aspettando i dettagli dei criteri per le categorie dei servizi essenziali», fa sapere Riccardi. Quei dettagli verranno resi noti lunedì dalla giunta Fedriga in conferenza stampa dopo un lavoro di approfondimento tra oggi e domani che riguarderà anche la campagna sugli over 80.

Venerdì 5 febbraio è stato intanto il giorno del monitoraggio dei dati della pandemia 25-31 gennaio. Come era emerso giovedì l’indice di contagio del Fvg, il famoso Rt, è andato sulle montagne russe: dallo 0,68 della scorsa settimana a un 1,03 che ha fatto temere un immediato ritorno in arancione. Il confronto tra cabina di regia nazionale e task force regionale ha però chiarito in fretta che sull’incremento del Rt hanno inciso alcuni numeri riferiti alla prima metà del mese, quella in cui il coordinatore degli esperti Fvg Fabio Barbone aveva parlato sostanzialmente di una terza ondata.

Poi fortunatamente la velocità del contagio è andata diminuendo e non a caso gli altri parametri di una regione che rimane a rischio moderato sono in ulteriore miglioramento: il rapporto positivi/tamponi passa dal 12,5% al 12%, i casi riportati alla Protezione civile da 3.572 a 3.196, i focolai attivi da 1.562 a 1.356 (i nuovi sono in lieve aumento da 526 a 530), il tasso di occupazione dei posti letto Covid in area medica dal 52% al 45% e in terapia intensiva dal 37% al 35%.

Il bollettino di giornata aggiunge altri 446 nuovi positivi (312 su 5.396 da tampone molecolare, 5,78%, 134 su 1.906 da antigenico, 7,03%) a un elenco, dal 29 febbraio 2020, di 69.414 persone che hanno contratto il virus, di cui 30.736 in provincia di Udine (+194), 15.754 a Pordenone (+116), 13.781 a Trieste (+66), 8.311 a Gorizia (+67) e 832 (+3) di fuori regione. Si registrano, tra le altre, 13 positività nelle residenze per anziani tra ospiti (cinque) e operatori (otto) e altre sette nel Ssr, di cui un infermiere in Asugi. Con i 32 decessi comunicati ieri (12 pregressi) sono 2.522 le vittime in regione con diagnosi Covid: 1.222 a Udine (+17), 578 a Trieste (+10), 554 a Pordenone (+4) e 168 a Gorizia (+1). Calano ancora i ricoveri nelle aree mediche (536, -14), ma rimangono sotto pressione le terapie intensive (65, +1). Gli attualmente positivi sono 11.055 (-206), i totalmente guariti 54.215 (+599), i clinicamente guariti 1.622 (+21), gli isolamenti 10.454 (-193). 


 

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