In arrivo 130 mila vaccini In Fvg. Il taglio di AstraZeneca non allarma la Regione

La riduzione non preoccupa nell’immediato, anche se i timori per il futuro sono concreti, come ha sottolineato ieri il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Foto BRUNI Trieste 24.02.2021 Covid: le vaccinazioni degli insegnanto alla Provilassi Asugi Ex OPP
Foto BRUNI Trieste 24.02.2021 Covid: le vaccinazioni degli insegnanto alla Provilassi Asugi Ex OPP

TRIESTE Meno dosi in arrivo in Friuli Venezia Giulia da AstraZeneca, il più “strategico” in questa terza fase della campagna vaccinale anti-Covid visto che si tratta del siero scelto per immunizzare le categorie prioritarie indicate dal Governo, ovvero personale scolastico e forze dell’ordine. Una riduzione che non preoccupa nell’immediato, anche se i timori per il futuro sono concreti, come ha sottolineato ieri il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Scongiurate ripercussioni sulle inoculazioni già prenotate, ma nelle prossime settimane la situazione andrà monitorata costantemente. Tanto più dopo la partenza sprint delle prenotazioni (oltre 14 mila alle 18.30 di ieri) da parte del personale scolastico e il via libera, ufficializzato martedì, alla somministrazione del vaccino anche ai nati dal 1956 in poi, non più solo agli under 55: ovvero, nella nostra regione, altre diecimila persone da vaccinare con lo stesso siero. «Per il personale della scuola inizialmente l’aspettativa era di vaccinare con AstraZeneca circa 22 mila persone – ha spiegato ieri Riccardi –, ma con l’estensione fino a 65 anni arriveremo a oltre 30 mila».


«L’ultima riduzione nelle consegne annunciata da AstraZeneca non comporta al momento la necessità di rimodulare le prenotazioni – ha premesso Riccardi –. Questo anche grazie a una scelta precauzionale di programmazione sulla base delle dosi disponibili che è stata adottata». «È inevitabile – ha però puntualizzato il titolare della delega alla Salute – che per il prosieguo della campagna vaccinale, se questa futura diminuzione venisse confermata, i tempi per un’immunizzazione su larga scala subirebbero un allungamento». Dopo l’arrivo della comunicazione di AstraZeneca sul taglio nel secondo trimestre della prossima fornitura europea, Riccardi ha avviato un confronto con gli uffici: «Allo stato attuale siamo fermi alla programmazione di consegne valida per marzo, secondo quanto comunicato formalmente dal commissario Arcuri».



Quanti sono, a oggi, i quantitativi attesi dopo la decurtazione? Da oggi al 30 marzo ci si aspetta di poter contare su 44.800 dosi AstraZeneca. Si riuscirà a far fronte alle prenotazioni raccolte in questi giorni? «Tenendo conto degli accantonamenti del 30 per cento, contiamo di poter vaccinare con le consegne programmate circa trentamila persone – ha previsto il vicegovernatore –. È chiaro che ci aspettiamo che nel frattempo arrivino ulteriori dosi». Per quanto riguarda Pfizer, da oggi al 30 marzo la programmazione comunicata dal commissario Arcuri al Friuli Venezia Giulia prevede la consegna di 79.430 dosi e 5.600 da Moderna. Sommando le dosi di AstraZeneca si arriva a 130 mila (129.830).



La campagna vaccinale, tra dosi tagliate e inghippi burocratici, sta diventando una corsa a ostacoli. L’ultimo intoppo ha riguardato la Polizia locale e si tratta dello stesso problema che ha frenato l’avvio delle vaccinazioni per la scuola: la privacy. Ogni Comando era tenuto a stilare un elenco dei dipendenti disposti a vaccinarsi da inoltrare alle Aziende sanitarie per organizzare poi la somministrazione. Quella di Trieste, ad esempio, avrebbe dovuto consegnare l’elenco entro ieri mattina, ma l’ultima Faq del Garante per la privacy ha stabilito che i nominativi non possono essere raccolti dal datore di lavoro. «Lo abbiamo saputo solo martedì – ha riferito ieri il comandante Walter Milocchi – e abbiamo quindi dovuto fermarci. Ogni dipendente dovrà procedere per conto proprio con la prenotazione al Cup, in farmacia o al call center, autocertificando di essere un operatore della Polizia locale. Un peccato perché così si andrà in ordine sparso e i tempi saranno più lunghi. Noi, a Trieste, siamo in tutto 209».



Nonostante le oggettive difficoltà, in regione si sta per raggiungere la quota delle 100 mila dosi somministrate: siamo oltre le 97 mila. Quasi mezzo migliaio le dosi inoculate a militari e forze di polizia e oltre 1.600 quelle ai dipendenti universitari, cui si aggiungono le centinaia di dosi somministrate ieri nella prima giornata dedicata al personale scolastico. Questa mattina, intanto, cominceranno all’ospedale di Cattinara le prime vaccinazioni al personale delle forze dell’ordine a Trieste sulla base degli elenchi forniti da Polizia di Stato, Penitenziaria, Carabinieri, Finanza, Guardia costiera e Vigili del fuoco, con il coordinamento della Prefettura. «A vaccinarsi saranno circa 1.700 persone – ha sottolineato ieri il prefetto del capoluogo giuliano Valerio Valenti –: un’adesione importante per dei lavoratori che, dopo gli operatori sanitari, sono quelli maggiormente in prima linea nell’emergenza Covid». —




 

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