In 80 giorni Bianchi e l’auto elettrica doc gireranno il mondo

La sfida del barone gradese sulle orme del romanzo di Verne E l’isola si scopre realtà di “esploratori” con il velista Sanson
Di Antonio Boemo

GRADO. In qualsiasi modo lo si faccia, il giro del mondo è una grande avventura. Un tentativo di dimostrare le proprie capacità, la validità dei mezzi e attrezzature che si adoperano e anche, in un certo senso, di possedere un pizzico di incoscienza.

Il giro del mondo a vela non è certamente una novità, ma è indubbiamente affascina. Lo sta facendo, anzi lo sta ultimando, con un’esperienza sui generis (per la durata) rispetto a tutte le altre fatte da altri navigatori, il gradese Antonio Sanson. Ma un altro giro del mondo, questa volta davvero inedito, a bordo di auto 100 per cento elettriche, lo sta per intraprendere un altro gradese, il barone Federico Bianchi, nato a Grado appunto, pronipote del barone che ha costruito le gloriose Ville Bianchi. Vuole effettuarlo in 80 giorni. «È nostra intenzione dimostrare al mondo - dice - che anche con le auto elettriche è possibile farlo. Siamo in un’era in cui si parla molto dell’ambiente, del dare alle future generazione un mondo più pulito…».

L’equipaggio sarà composto oltre che da Bianchi, che oggi vive a Vienna ma che per tanti anni ha vissuto anche a Gorizia, dal co-pilota il fotografo Gianluca Baronchelli e dalla figlia del barone Bianchi, Carolina, laureata in Media e comunicazioni che parla cinque lingue. Lungo il percorso da intraprendere (undici equipaggi di diversi Paesi effettueranno questa avventura) ci saranno anche vari eventi nelle città dove transiteranno: da Venezia a Montecarlo con il Principe Alberto; in alcune città della Cina, uno a Bucarest e poi anche a Vienna, Monaco, Andorra oltre a due grandi eventi a Barcellona per la partenza prevista il 15 giugno e per l’arrivo stabilito il 3 settembre. Ma non è escluso che qualcosa di speciale si svolga anche a New York. Non ci saranno invece eventi nel deserto di Gobi, dove gli equipaggi viaggeranno per due giorni con temperature di 50° gradi all’ombra e dove dovranno ridurre al massimo l’aria condizionata per non consumare troppa elettricità.

Insomma, una grande avventura che invece della mongolfiera, come nel racconto di Verne, si svolgerà utilizzando auto elettriche, perlopiù Tesla. In totale le autovetture dovranno percorrere oltre 25.700 chilometri. Mentre per questa avventura si parla di 80 giorni di durata, per l’altro giro del mondo, quello a vela, si parla di circa tre anni. Il navigatore Sanson, infatti, ha abbandonato il lavoro decidendo di fare con tutta calma il giro del mondo con il suo scafo, il cutter Baimaiself di 10,70 metri, sostando quando necessario per cercare di non incappare in condizioni meteo proibitive. Come è capitato ad esempio prima di approdare sulla via del ritorno nel porto sudafricano di Richard Bay. I danni subiti causa il maltempo hanno riguardato sia il timone manuale sia quello a vento tanto che per la riparazione è stato necessario tirare in secca l'imbarcazione.

Fino a quel momento Sanson aveva già percorso oltre 27mila miglia. Anche con qualche sosta prolungata e curiosità. In alcuni Paesi, in particolare in Nuova Zelanda, considerata la lunga sosta, ha lavorato come pizzaiolo che è la sua professione esportando così la “Pizza Grado” di sua invenzione.

@anboemo

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