In 300 per liberare la Carnia dalla neve. Pericolo valanghe, è ancora allerta gialla
Dalla Val Raccolana a Pramollo, chiuse per rischio slavine alcune strade regionali. Oggi possibili nuove precipitazioni

UDINE È stata un’altra giornata di lavoro nei paesi di Carnia, Valcanale e Canal del Ferro colpiti dall’emergenza neve. Centinaia di uomini e donne provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, ma anche dalle regioni contermini, hanno provveduto a liberare strade, piazze e tetti dalla coltre bianca, che un po’ ovunque ha superato il metro di altezza. Gli sforzi maggiori si sono concentrati a Sappada, Forni di Sopra, Pesariis, Forni Avoltri e nel Tarvisiano.
È «marcato» il pericolo slavine su tutta la montagna friulana, alpina e prealpina. Per questo la Protezione civile del Fvg ha diramato un’allerta meteo di colore giallo per oggi. Come riporta il bollettino, «sono possibili valanghe di medie e grandi dimensioni a tutte le esposizioni lungo i percorsi abituali in forte pendenza non ancora scaricati. I fenomeni potranno interessare la viabilità al di sopra dei 900 metri di quota». Un pericolo rafforzato dalle condizioni meteo di oggi, con precipitazioni in genere moderate e neve oltre i 300-500 metri.

Restano intanto chiuse al traffico per il pericolo di slavine le strade regionali “di Passo Pramollo”, “della Forcella Lavardet”, “della Val Raccolana” sul versante di Tarvisio, “della Val Pontaiba” e “della Val D’Incarojo”. Tra le note positive, da segnalare la riapertura, avvenuta ieri pomeriggio, della viabilità che da Forni Avoltri porta alla frazione di Collina, che era stata chiusa a partire dal 5 dicembre a causa di una frana. A darne comunicazione, ieri, è stato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.
Anche ieri i vigili del fuoco hanno operato per la messa in sicurezza di tetti, per il ripristino della viabilità e per assistere la popolazione della Carnia. Impegnati sul campo 60 uomini e 25 mezzi tra macchine operatrici per il movimento, frese, autoscale, piattaforme aeree e un autofurgone che è stato adibito a posto di comando avanzato con operatori Tas (Topografia applicata al soccorso). Uomini provenienti non solo dal comando di Udine e dai distaccamenti del Friuli, ma anche da Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Piacenza, Reggio Emilia, Bergamo, Pordenone e Trieste. I pompieri sono stati impegnati a Forni Avoltri, Sappada, Pesariis, Paularo e Forni di Sopra.
I volontari del Soccorso alpino sono stati impegnati a supporto della Protezione civile nelle operazioni di sgombero e spalatura della neve dalle coperture di diversi edifici civili. Nel complesso si è trattato di più di 300 persone schierate tra Carnia e Tarvisiano. In prima linea anche gli operai di Fvg Strade, Anas ed Enel.
Intanto, spazio anche alla solidarietà: la Comunità di Montagna della Carnia ha messo a disposizione della Solari un immobile per consentire all’azienda di Pesariis di riprendere l’attività dopo lo stop imposto dal crollo del tetto, causato dalla neve. A renderlo noto è stato il presidente, il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo. —
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