Impiegati pubblici assenteisti, 40 indagati a Trieste VIDEO

Timbravano il cartellino e andavano a fare la spesa. Sono tutti dipendenti della Soprintendenza con sede a Palazzo Economo, in piazza Libertà. L’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato
Lasorte Trieste 29/12/10 - Piazza Libertà
Lasorte Trieste 29/12/10 - Piazza Libertà

TRIESTE Quaranta dipendenti della Direzione e delle soprintendenze per i Beni culturali del Friuli Venezia Giulia sono indagati per truffa ai danni dello Stato e falso, perchè si sarebbero assentati illegittimamente dal lavoro senza segnalare l'uscita dall'ufficio, per sbrigare faccende personali. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Trieste stanno notificando gli avvisi di conclusione delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Massimo De Bortoli.

Le indagini sono state condotte dalle Fiamme Gialle, anche attraverso riprese filmate. Nel periodo oggetto degli accertamenti, circa cento giorni tra la seconda metà del 2010 e la prima parte del 2011, i dipendenti sono stati ripresi mentre uscivano dagli uffici senza timbrare il proprio cartellino elettronico. Alcuni di loro andavano a far spese al supermercato o a svolgere commissioni private. Le ore di assenza nel periodo variano per ciascun indagato da un massimo di 110 a un minimo di alcune ore, concentrate in poche giornate lavorative. Nessuno ricopre o ha ricoperto incarichi dirigenziali, ma si tratta di dipendenti con mansioni di natura amministrativa oppure operativa, presso la Direzione regionale, la Soprintendenza per i Beni archeologici, quella per i Beni architettonici e paesaggistici e quella per i Beni storici artistici ed etnoantropologici, con sede a Trieste.

Le ipotesi di reato per cui si procede sono quelle di truffa aggravata ai danni dello stato e di falso materiale in atto pubblico, per aver fatto attestare la presenza in servizio durante i periodi di assenza non giustificata.

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