Impiegati assenteisti in Procura, timbravano a vicenda

A processo due addetti al Casellario giudiziale della città veneta: una, una triestina di 56 anni, ha patteggiato un anno e 800 euro di multa, l'altro andrà al giudizio abbreviato. Entrambi conservano il posto in ufficio
Il Palazzo di Giustizia di Padova
Il Palazzo di Giustizia di Padova

PADOVA. Impiegati assenteisti, qualche volta. Ma soprattutto impiegati di fatto part-time grazie al badge timbrato a piacere reciprocamente dal collega (o dalla collega), facendo figurare l'orario corretto. Sul banco degli imputati sono finiti due dipendenti della procura di Padova addetti al casellario giudiziale, Mauro Bellincampi, 57 anni, di Villafranca Padovana, e la collega Rossella Piatelli, 56 anni, di Trieste, accusati di truffa aggravata in quanto commessa ai danni di un ente pubblico e di falsa attestazione circa il proprio orario di servizio.

La triestina Piatelli ha patteggiato un anno e 800 euro di multa, incassando la sospensione condizionale della pena (difensore l'avvocato Aurora D'Agostino) davanti al gup padovano Mariella Fino, mentre Bellincampi (difensori gli avvocati Luca Dorella ed Emanuele Zandonà) ha ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato. E sarà sempre lo stesso giudice a definire la sua posizione nel corso dell'udienza fissata per l'8 giugno. Entrambi continuano a lavorare regolarmente al loro posto in ufficio.

La "bella vita" dei due impiegati in procura sarebbe andata avanti per un pezzo lungo tutto l'arco del 2014. A sospettare che qualcosa non funzionava in quell'ufficio dove i due lavoravano insieme, sono stati dei colleghi e l'allora dirigente amministrativo della procura, Rocco Arancio, poco dopo andato in pensione. L'inchiesta ha confermato i sospetti anche grazie a una serie di filmati.

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