Immaginario dirottato all’ex Meccanografico

Il Comune accantona definitivamente l’ipotesi ex Pescheria e rilancia il progetto in Campo Marzio
Trieste, 14 febbraio 2014. Immaginario Scientifico di Grignano, decima edizione di "M'illumino di meno", campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico e razionalizzazione dei consumi promossa da Caterpillar - Rai Radio 2. Foto di Massimo Goina www.MassimoGoina.com
Trieste, 14 febbraio 2014. Immaginario Scientifico di Grignano, decima edizione di "M'illumino di meno", campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico e razionalizzazione dei consumi promossa da Caterpillar - Rai Radio 2. Foto di Massimo Goina www.MassimoGoina.com

Cala il sipario sull’ex Pescheria. Entra in scena - anzi rientra, perché a ben vedere si tratta di un ritorno all’antico - l’ex Meccanografico in Campo Marzio. La “telenovela” della nuova sede dell’Immaginario scientifico, da anni in attesa di poter trasferire in spazi più adeguati le attività ora ospitate a Grignano, si arricchisce dell’ennesima puntata. L’ultima nelle intenzioni del Comune, che questa volta intende davvero chiudere la partita in via definitiva. Tanto da aver già messo sul piatto, oltre alla disponibilità verbale, anche un progetto bello e pronto. Un documento ora nelle mani dei vertici dell’Immaginario, che nel giro di qualche settimana dovranno sciogliere le riserve e comunicare il verdetto.

Il progetto, per la verità, era stato elaborato prima di avviare la trattativa con l’Is, quando cioè la giunta immaginava di trasformare il grande immobile vicino al Museo Ferroviario in un contenitore per attività culturali, senza sapere però a chi affidarne la regia. «L’idea - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto - era creare un edificio con una vocazione museale e espositiva, ma capace allo stesso tempo di aprirsi alla città. Per capirsi, accanto a sale pensate per ospitare mostre e eventi, avevamo ipotizzato di creare una caffetteria- bookshop al piano terra e una zona ristorazione nell’ampia terrazza sovrastante, dalla quale peraltro si gode una vista bellissima e insolita sul centro città. Il risultato, insomma, avrebbe dovuto essere un edificio molto flessibile, con ambienti in grado di adattarsi a funzioni specifiche diverse, nell’attesa di definire quale realtà vi si sarebbe insediata all’interno. Ora - conclude Dapretto - si tratta di capire se gli spazi dell’ex Meccanografico (che conta tre piani da 850 metri quadrati ciascuno, più appunto una grande terrazza, ndr) sono adeguati alle esigenze dell’Immaginario scientifico e se il loro modello gestionale è compatibile con questo tipo di soluzione».

Toccherà quindi al direttore Fabio Carniello e ai suoi collaboratori decidere se sposare la linea della giunta Cosolini, traslocando quindi all’interno della struttura in cui in origine, anni fa, l’Immaginario avrebbe dovuto convivere con gli altri partner del defunto progetto Era. «Personalmente sono ottimista - continua Dapretto -. Credo che quella in Campo Marzio sia una buona soluzione, vicina ad altre realtà culturali come il Museo del Mare e il Revoltella, in posizione centrale e ben servita. Tra l’altro l’ipotesi ex Pescheria non mi aveva mai affascinato completamente».

Chi invece si era apertamente schierato a favore del trasloco dell’Is sotto le volte del Salone degli Incanti- ipotesi come noto oggi tramontata, visto che il neo responsabile della Cultura Paolo Tassinari intende trasferire lì la Biblioteca Civica -, è Roberto Cosolini. «La prospettiva di un luogo in centro città dedicato al rapporto tra la città stessa e la scienza mi sembrava bella e interessante - afferma il sindaco -. Le difficoltà da superare per realizzare il progetto, però, sarebbero state tante, visti i vincoli imposti dalla struttura. Poi, come sappiamo, per l’ex Pescheria l’assessore ha un’altra idea. Idea che anche a me piace, specie se immaginiamo non una biblioteca tradizionale, fatta solo di scansie di libri tra cui fare slalom, bensì uno spazio multimediale in grado di diventare anche luogo d’incontro. Di qui la scelta di riprendere in mano il progetto dell’ex Meccanografico, ferma restando l’assoluta determinazione a portare l’Immaginario in un luogo che valorizzi le loro attività ben più dell’attuale sede di Grignano, dove peraltro fanno già grandi numeri. Ma in uno spazio più adeguato centro città - conclude Cosolini- i numeri sarebbero sicuramente superiori».

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