Imbrattata la tabella del parco dedicato ai "Martiri delle Foibe"

Ennesimo atto vandalico ed esplode l'indignazione a livello nazionale. Da Fontanini alla leader di Fratelli d'Italia Meloni: «Quanto si può essere miserabili e codardi per oltraggiare così la memoria di migliaia di nostri connazionali trucidati?»
UDINE. Non c’è pace per i “Martiri delle Foibe”. Ennesimo atto vandalico nel parco a loro dedicato, in via Bertaldia, a Udine. Nella notte fra mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio i soliti ignoti hanno imbrattato la tabella contenente la dedica dell’area verde proprio alle vittime delle foibe. Cancellata la scritta con un pennarello rosso, è stata sostituita da “Fasci merda”. 
 
Non è la prima volta che quest’area verde viene presa di mira. Lo scorso anno, a febbraio, a essere danneggiato fu il ceppo che contiene la targa in ottone con lo sradicamento delle piante ornamentali. Un mese dopo sul muro del parco comparve la scritta “Né vittime né martiri, solo fascisti e spie”.
 
Immediata la condanna del capogruppo di FdI in Consiglio comunale, Luca Vidoni: “sono sconcertato è amareggiato, mi auguro che i responsabili di questo grave e increscioso gesto, che avviene a meno di un mese dal Giorno del Ricordo, siano individuati al più presto. Chi ha agito in questo modo non è degno di essere chiamato persona”. 

La reazione del sindaco. “L’atto vandalico compiuto nel corso della notte al Parco Martiri delle Foibe dimostra ancora una volta che la mancanza di conoscenza della storia e l’ignoranza che ne consegue sono un problema che è ancora lontano dall’essere estirpato”. Lo dichiara il sindaco di Udine, Pietro Fontanini.

«La tragedia delle foibe è un monito permanente per le generazioni presenti e future e un patrimonio doloroso che va custodito da tutta la comunità regionale e nazionale». Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. «Suscitano perciò condanna e sdegno - scrive in una nota - i gesti che scaturiscono dall'ignoranza della storia o che, come nel caso degli atti vandalici perpetrati la notte scorsa nel parco di Udine, traducono la stupidità in violenza». «Osservare il rispetto, alimentare il ricordo e stimolare lo studio delle vicende sconvolgenti del secolo passato è ciò a cui siamo chiamati, cittadini e istituzioni, per scongiurare un atteggiamento passivo rispetto ai trascorsi più duri della nostra storia e per dare un senso al martirio degli innocenti che furono travolti dalla cieca violenza nutrita dall'odio etnico e dal fanatismo ideologico».

«Imbrattato a Udine il cartello del parco dei Martiri delle foibe. Ma quanto si può essere miserabili e codardi per oltraggiare così la memoria di migliaia di nostri connazionali trucidati?». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

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