Illycaffè, nel 2013 ricavi in crescita del 7%
MILANO. Altri 25 negozi, un packaging “verde”e fari puntati sul mercato del porzionato. La triestina illycaffè chiude il 2013 in crescita – la stima è di un incremento dei ricavi compresa fra il 6 e 7% avvicinandosi a quota 370 milioni di euro - e spinge l’acceleratore sullo sviluppo.
«Non abbiamo mai smesso di investire neppure nei momenti più bui della crisi – dice l’amministratore delegato Andrea Illy – e oggi, a due passi dalla ripresa economica, puntiamo a raccogliere quanto abbiamo seminato». A trainare il fatturato sono ancora i mercati esteri, dove l’azienda di Trieste, presente in 140 paesi genera circa il 70% dei ricavi, che vantano, oltrefrontiera, un incremento di volumi a doppia cifra. In cantiere per il 2014, dopo le recenti inaugurazioni dei punti vendita di Londra, Parigi e San Francisco, ci sono altre 25 nuove aperture delle boutique Espressamente Illy. L’obiettivo è di raddoppiare nel medio termine la rete di Illy nel mondo: da 300 a 500 negozi.
«Dopo sette anni di complicazioni di vario genere – spiega Andrea Illy - dall’instabilità sui prezzi della materia prima, alla crisi finanziaria e poi economica, si comincia a intravedere una strada con tassi di crescita più importanti». Il gruppo Illy si è strutturato, grazie alle acquisizioni del cioccolato Domori, il tè Damman Freres, il vino Mastrojanni, le marmellate Agrimontana, come polo del gusto di eccellenza da offrire a tutti gli appassionati nel mondo del Made in Italy. E perno dello sviluppo -nei piani del gruppo triestino- resta il caffé, anche nella sua variante del porzionato, capsule e cialde, che sta rivoluzionando il modo di consumare la tazzina. Nell’ultimo trimestre 2013 Illy ha stretto un patto con Kimbo lanciando sul mercato la macchina “One Capsule System”, realizzata da Indesit, un sistema aperto dove poter consumare i prodotti di entrambe le torrefazioni. «Si tratta di una partnership importante che sta facendo crescere la nostra quota di mercato sul porzionato soprattutto in Italia». Nella patria del caffé i consumi restano ancora deboli, dove solo le capsule continuano a crescere a doppia cifra, circa del 20% nei primi sei mesi dell’anno scorso. Per Illy il mercato domestico nel 2013 i ricavi sono rimasti in linea con l’anno precedente. L’Italia è al sesto posto in Europa per il consumo di caffé all’anno con 3,413 quintali nel 2012, classifica che vede al primo posto la Germania. Con l’anno nuovo inizia il conto alla rovescia per Expo 2015 dove Illy sarà protagonista come partner ufficiale nel cluster tematico.
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