Illy: puntiamo sul gas per tutelare l’ambiente
«L’energia dà ricerca e risparmio, il Fvg è la regione dell’innovazione e investirà ancora»
TRIESTE
Ai delegati della platea del Forum G8-Unesco, Riccardo Illy ricorda di essere arrivati nella «città della scienza» e nella «regione dell’innovazione». Una regione che secondo un rapporto dell’Emilia Romagna è «prima per capitale umano». Aggiunge, il presidente della Regione, che il Friuli Venezia Giulia sta «investendo molto in ricerca, educazione, trasferimento di conoscenza». E dopo avere citato uno sviluppo che passa «per l’innovazione», innovazione che non può essere senza attività di ricerca, il governatore punta sulla «sostenibilità che significa attenzione per l’ambiente, soprattutto in tema di energia».
E allora, il nuovo piano energetico regionale consiste delle «tre R»: risparmio energetico, ricerca di fonti alternative e rinnovabili. Ma se queste sono le scelte a lungo termine, per quello medio-breve bisogna guardare alle fonti fossili meno inquinanti. E il governatore lo ribadisce anche al Forum: se è il gas a produrre meno anidride carbonica, nel puntare sul gas «l’Italia ha fatto una scelta corretta». Scelta che significa gasdotti e rigassificatori, dice il governatore alludendo ai due impianti progettati nel Golfo di Trieste da Endesa e da Gas Natural. È questa - dirà a sessione conclusa Illy - la sua risposta ai comitati di protesta. Per intanto, ai delegati del G8-Unesco il presidente si dice «certo che il Friuli Venezia Giulia darà un piccolo contributo nel trovare le migliori forme per lo sviluppo sostenibile», da affiancarsi al «grande contributo» atteso dall’Unesco. Questi alcuni dei passaggi con i quali il governatore è intervenuto ieri al Forum, nel cui ambito ha partecipato a un breve incontro riservato, presenti il direttore generale Unesco Koïchiro Matsuura, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni e i sottosegretari Milos Budin e Ettore Rosato. Di cosa si è parlato? «Dei decreti di attuazione del protocollo d’intesa» Stato-Regione e di rigassificatori, racconta Illy.
I DECRETI
Sul tappeto «soprattutto - spiega Illy - la compartecipazione ai tributi pagati dai pensionati che oggi non c’è e che ritengo invece equo venga introdotta», facendo sì che parte delle tasse versate resti sul territorio.
RIGASSIFICATORE
Illy commenta: «Contiamo di portare la nostra posizione» a Roma «nei prossimi giorni affinché il governo possa decidere, ritengo facendo ulteriori approfondimenti» giacché «la documentazione presentata» da entrambe le imprese «non ha corrisposto alle richieste totali della Regione». E se il governo «avrà bisogno di qualche mese», per ottenere la documentazione sinora assente, l’orientamento della Regione è quello di dare via libera ma con prescrizioni ai due progetti. La posizione del Friuli Venezia Giulia - conferma Illy quanto all’iter - sarà comunque di «ritenere fattibile un solo terminal», sempre che «vengano rispettate le nostre prescrizioni e superate alcune perplessità cui le imprese non hanno dato risposta».
ALL’ESTERO
L’ambiente? «Negli Usa - dice Illy - sono stati costruiti 50 terminal e non è stato alterato alcunché dell’ambiente; nella Baia di Tokyo, un po’ più grande di quella di Trieste ma simile per ordine di grandezza, ce ne sono cinque. Credo che il nostro golfo possa tranquillamente ospitare un terminal». La diminuzione di temperatura dell’acqua? Sarebbe «impercettibile», dice Illy spiegando che «l’acqua viene riscaldata da molte altre fonti, come la Ferriera e la centrale termoelettrica di Monfalcone».
CIVIDALE
«Ho segnalato al direttore Unesco che c’è il sito di Aquileia, protetto dall'Unesco in Friuli Venezia Giulia e che abbiamo fatto domanda per ottenere la stessa protezione per Cividale. Ho auspicato che questa decisione arrivi quanto prima» dice Illy.
PENSIONI
Occorre «un po’ più di coraggio»: in Italia si discute di fare dello scalone uno «scalino», ma in Europa si finisce di lavorare attorno ai 65 anni, età in cui oggi «un uomo è ancora nel pieno dell’efficienza: non possiamo pensare di andare in pensione in età - mi vien da dire - così giovane», chiude il governatore.
TRIESTE
Illy lo sottolinea: dalle parole di Prodi al Forum «esce con chiarezza la volontà del governo di rafforzare il ruolo di Trieste come centro non solo per la ricerca scientifica e tecnologica, ma anche per il trasferimento di conoscenza nei Paesi in Via di sviluppo». E il nuovo ponte da rafforzare è ora quello tra Trieste e Africa. Perché «la nuova direzione» porta al Sud. E «Prodi ha detto che negli ultimi anni abbiamo in qualche misura privilegiato l'Est, il Sudest asiatico, io aggiungerei il Sudamerica; e che questo è il momento di occuparci della zona più arretrata del pianeta».
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