Illy, la quota di Francesco nel mirino di Peninsula

Secondo Milano Finanza il fondo di Stefano Marsaglia avrebbe trovato l’intesa per l’acquisto della sua partecipazione del 23%. Il gruppo: «Nessun commento»

TRIESTE Dai vertici del gruppo Illy non c’è alcuna voglia di commentare, ma la sensazione è che l’ingresso del fondo Peninsula nella holding sia davvero a un passo. «Aspettiamo l’ufficialità: se arriverà, sarà mio fratello Andrea a parlare a nome della famiglia», dice il presidente del gruppo Riccardo Illy, raggiunto telefonicamente. E poche ore dopo è proprio il presidente di illycaffè a diffondere una breve nota per chiarire che «da sempre la famiglia Illy mantiene un profilo di assoluta riservatezza sull’assetto azionario della holding - cassaforte di famiglia - gruppo Illy. Non sono pertanto in condizioni di rilasciare alcun commento su indiscrezioni uscita sulla stampa». La miccia era stata accesa nella mattinata di ieri con un articolo su MF in cui si spiegava che Peninsula, società d’investimento guidata da Stefano Marsaglia (ex-top manager di Mediobanca) e nel cui capitale figurano Qatar Investment Authority, alcune famiglie reali e fondi sovrani del Golfo, sarebbe a un passo dall’ingresso nel capitale del gruppo triestino.

Infatti il fondo avrebbe trovato l’accordo con Francesco Illy per l’acquisto della sua partecipazione nella holding, pari al 23%. L’uscita di quest’ultimo non giunge come un fulmine a ciel sereno, se si considera che nell’ultima assemblea annuale aveva votato contro l’approvazione dei conti al 2018. Non che i risultati di bilancio fossero stati negativi (fatturato consolidato di 533,87 milioni, margine operativo lordo di 68,66 milioni e utile di 14,2 milioni), ma Francesco avrebbe contestato una carenza di informazioni dettagliate sul core business rappresentato dalla controllata Illycaffè.

Peninsula, che in Italia detiene già partecipazioni in Azimut Holding, Italo Ntv, Guala Closures e Kiko, fin qui ha mostrato di essere un investitore di lungo termine che cerca società ben gestite con fondamentali forti e capacità di fare utili. Di solito investe usando il capitale proprio, ma è anche aperta a opportunità di co-investimento insieme ad altri investitori finanziari e industriali. Nei prossimi giorni si capirà quale delle due strade sarà seguita in questo caso.

Secondo MF, il 100% del gruppo Illy è stato valutato un miliardo di euro. Secondo lo statuto della holding, la madre Anna Rossi e i fratelli Andrea, Riccardo e Anna hanno il diritto di bocciare il progetto. In quel caso Francesco avrà diritto al recesso. Ma la soluzione più probabile è che dagli altri membri della famiglia triestina arrivi il disco verde. Resta da capire se l’ingresso di Peninsula potrà impattare anche sugli altri progetti del gruppo, alla ricerca di un partner per sviluppare la rete retail di Illycaffè negli Stati Uniti e di un altro per accelerare la crescita del Polo del Gusto, che racchiude i business extra-caffè. «Cerchiamo un socio di lungo periodo, quindi per non meno di dieci anni, che contribuisca alla crescita internazionale dei branda, aveva spiegato in un’intervista a questo giornale Riccardo Illy. L’identikit sembra escludere i fondi di private equity, che solitamente hanno tempi di uscita dall’investimento predefiniti a monte, ma chissà che ora non cambi lo scenario. —


 

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