Illy entra nella Grom Nozze con il re del gelato

Dopo il cioccolato Domori e il the francese Damman Frères il gruppo guidato da Riccardo Illy compra il 5% dell’azienda torinese per 2,5 milioni

di Roberta Paolini

TRIESTE

Illy entra nelle gelaterie Grom. La holding della famiglia del caffè triestino ha acquistato una quota di minoranza, il 5%, della società torinese regina del gelato artigianale italiano, attraverso un aumento di capitale dedicato di 2,5 milioni. La holding Illy con questa iniezione di liquidità si impegna a sostenere lo sviluppo di Grom attraverso il proprio know-how, le competenze strategiche, operative e una consolidata struttura distributiva che copre oltre 140 paesi nel mondo. Fino a ieri la compagine sociale di Grom era equamente suddivisa tra i due giovani (sono entrambi under40) imprenditori e fondatori Federico Grom e Guido Martinetti. Riccardo Illy entrerà a far parte del consiglio di amministrazione accanto ai due inventori del marchio.

«Grazie all’esperienza del Gruppo Illy, potremo cogliere ancor meglio le opportunità che si presenteranno sui mercati internazionali» hanno commentato Grom e Martinetti. «È una questione di affinità elettive - ha aggiunto Riccardo Illy, Presidente Gruppo illy - collaboriamo da alcuni anni con Grom e avendo osservato la perfetta sintonia innanzitutto sui valori e sugli obiettivi, ma anche sul modus operandi e di cultura imprenditoriale, abbiamo deciso di passare da un rapporto di fornitore a quello di partner». Grom, 55 punti vendita quasi tutti in gestione diretta, di cui 10 tra Giappone, Usa e Francia, viene valutato con questa operazione 50 milioni di euro, il fatturato della società nota nel mondo per la produzione di gelato di altissima qualità stima un incremento del giro d’affari nel 2010/2011 del 40%, a 33 milioni di euro di ricavi, di cui 8 realizzati all’estero. L’ultimo bilancio depositato (esercizio 2009/2010) evidenziava utili a 400mila euro, debiti finanziari per 9 milioni e un mol a 1,4 milioni.

Con questo investimento, che non è detto si fermi al 5% del capitale, Gruppo Illy aggiunge un’altra tessera al mosaico che compone quel polo del gusto di qualità che la compagnia triestina intende realizzare nel lungo termine: oltre a illycaffè, il Gruppo illy controlla, infatti, Domori, produttore di cioccolato di alta qualità, Dammann Frères, casa di the francese e Mastrojanni, azienda vinicola di Montalcino. Inoltre ha una partecipazione nell’azienda Agrimontana (società leader nella produzione di prodotti di alta pasticceria tra cui marrons glacés e confetture).

L’idea dei due fondatori era di realizzare una gelateria di altissima livello con l’acquisto di materie prime di qualità assoluta. Ed è con questo fine che alla fine del 2002 Guido Martinetti e Federico Grom si lanciano alla ricerca, dalle Langhe fino alla Sicilia ed al centro America, del meglio che il mondo dell’agricoltura può offrire. I principi sono rigorosi: solo frutta fresca e di stagione, provenienti dai migliori consorzi d’Italia e dall’azienda agricola di proprietà Mura Mura a Costigliole d’Asti, nessun utilizzo additivi, acqua di montagna di Lurisia come base per i sorbetti e latte fresco intero di alta qualità per le creme, uova biologiche e selezioni dei migliori cacao e caffè dal centro America.

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