Illuminazione pubblica rinnovata Si fa spazio la tecnologia Led

Oltre due milioni di investimento per il Comune, tecnici di AcegasAps al lavoro in sei zone tra centro e periferia. Effetto “bianco” e con meno luce. Omero: è un’impressione, rispettati tutti i parametri
Di Piero Rauber
Lasorte Trieste 13/03/13 Via Fabio Severo, Nuova Illuminazione a Luci Led
Lasorte Trieste 13/03/13 Via Fabio Severo, Nuova Illuminazione a Luci Led

È un po’ come mettere a confronto una stampa di vecchia data e una foto digitale. La prima butta sul giallo. La seconda se ne esce bianchissima. Come gli scatti di ieri e di oggi, gli scorci notturni della città sono destinati a cambiare. E sempre perché la tecnologia galoppa. Quest’anno, dopo i primi mossi nel 2012, l’illuminazione pubblica a tecnologia Led di ultima generazione - che fa luce sulle strade consumando meno corrente, spendendo meno in manutenzione e riducendo il cosiddetto inquinamento luminoso messo al bando dalle normative europee - farà a Trieste nuovi, più convinti e più numerosi passi avanti.

Là dove AcegasAps installerà nel corso del 2013 i nuovi Led - su mandato del Comune, cui compete un investimento mirato di oltre due milioni sui tre e mezzo programmati tra rinnovi e manutenzioni straordinarie della rete - al calar del sole si diffonderà un’illuminazione bianca al posto di quella gialla data dalle tradizionali luci al sodio. L’accelerazione, dopo i primi test compiuti due anni fa a Muggia, è incoraggiata dal fatto che proprio nel 2011 la tecnologia ha fatto passi da gigante. Gli effetti collaterali, come i costi di sostituzione e la tenuta, sono andati via via attenuandosi.

Le diverse zone che i tecnici della multiutility e i responsabili dell’amministrazione cittadina hanno individuato e progettato nella cornice del piano 2012 di rinnovo dell’illuminazione pubblica, da realizzarsi appunto nel 2013, sono sostanzialmente sei, per un totale di 639 nuovi punti luce, di cui 431 proprio a Led. Si tratta anzitutto di Borgo San Nazario, alle porte di Prosecco, via dei Porta e poi Giardino Basevi a San Giacomo, per rendere fruibile e sicuro il transito tra via San Giacomo in Monte e il comprensorio scolastico di via Veronese. Per il resto si fa rotta su Borgo San Sergio, su via Fabio Severo, tra via Coroneo e via Cologna verso l’Università, e sulla soprastante via Valerio, tra l’imbocco dell’ex Opp e Cava Faccanoni. Questi ultimi tre interventi sono altrettanti “secondi lotti”, costituiscono cioè la prosecuzione di lavori di rinnovo dell’illuminazione pubblica già avviati.

Nell’anno passato - durante il quale, in base al piano 2011, sono stati piazzati 529 nuovi punti luce di cui 315 a Led - AcegasAps ha operato su cinque fronti: Cattinara e Villa Engelman, eppoi soprattutto i tre “primi lotti” di Borgo San Sergio, di via Valerio, tra l’Università e l’Opp, e via Fabio Severo, tra piazza Dalmazia e via Coroneo. È stato quest’ultimo - completato a ridosso di fine anno - il lavoro più consistente e visibile: qui le vecchie tesate tra le case sono state sostituite da pali in acciaio con braccetti dotati di tirantino e corpi illuminanti integrati a Led. Il progetto - si legge in un comunicato della multiutility - ha richiesto la realizzazione di 1.600 metri di cunicolo sotterraneo, parzialmente su sedime di marciapiede a propria volta rinnovato, e la posa di 48 pali nuovi e 48 nuovi punti luce. Le novità, come è noto, non sono mai franche da critiche. Proprio da via Fabio Severo, nel tratto già oggetto della rivoluzione, sono piovute diverse segnalazioni sul Comune. «Di primo acchito - spiega l’assessore con delega alle partecipate Fabio Omero - la serie di Led dà l’impressione di illuminare meno di prima. Il fatto è che la luce, ora, si concentra verso il basso e non si riverbera sugli edifici circostanti, verso l’alto. Da un punto di vista strettamente tecnico, siamo in pieno nei parametri richiesti dal Codice della strada e, contemporaneamente, nelle rigide normative anti-inquinamento luminoso». C’è effettivamente un cono d’ombra, in via Fabio Severo, dovuto a una “campata” troppo lunga. Si rimedierà con un punto luce in più, promettono sia in Municipio che da Acegas. Cos’è in fondo un punto luce sui circa duecento che, finora, l’arrivo dei Led e il conseguente risparmio energetico già consentirebbero di aggiungere in città, ai 23mila esistenti, senza dover spendere un euro in più di corrente?

@PierRaub

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