Il villaggio di Esof 2020 “apre” in Porto vecchio le aree finora off limits

TRIESTE. La partenza delle gare d’appalto per la realizzazione di Esof2020 è prevista per fine marzo. Lo annunciano il champion dell’evento, Stefano Fantoni, e l’architetto Tazio di Pretoro, direttore esecutivo del progetto. Il villaggio di Esof “aprirà” una parte finora inaccessibile del Porto vecchio, arrivando sull’acqua del bacino davanti al magazzino 28. E sempre sull’acqua correrà uno dei tre ingressi allo spazio, grazie a una navetta in partenza da piazza Unità.
Fantoni e di Pretoro illustrano il progetto nella luce dell’ultimo piano della sottostazione elettrica, quartier generale di Esof in Porto vecchio. «L’architetto di Pretoro è la figura che di fatto sostituisce il compianto Pierpaolo Ferrante - spiega Fantoni -. Avendo lavorato con lui per 15 anni, ne ha ereditato il ruolo di direttore esecutivo». Aggiunge l’architetto: «Pierpaolo era una figura di fatto insostituibile. Ma a livello tecnico il nostro operato è in continuità con le sue idee».
Il progetto in dirittura di arrivo, già presentato allo Steering Committee di Esof a livello europeo, è di fatto l’evoluzione di quello delineato da Ferrante stesso. «Abbiamo lavorato per mesi e ora siamo arrivati a definire l’assetto architettonico finale - prosegue di Pretoro -. Dalla settimana prossima si lavorerà sul progetto esecutivo. Verso fine marzo saremo pronti alle gare d’appalto per tutto l’allestimento Esof».
Contrariamente all’impressione comune, il progetto di Esof si sviluppa su un’area molto più vasta del solo Trieste Convention Center (vedi articolo a parte ndr). Il Magazzino 26 sarà coinvolto su tre piani. La Stazione idrodinamica sarà invece la zona in cui verranno accolti i relatori, una sorta di area “vip” con anche un bar e degli spazi privati. Verrà ovviamente utilizzata anche la sala conferenze. La sottostazione elettrica rimarrà invece il quartiere generale dell’organizzazione. Prosegue di Pretoro: «Utilizzeremo il Magazzino 27, che auspichiamo sia pronto come definito nel progetto del centro congressi, come spazio per gli stand e per l’accoglienza per i partecipanti. In più ci saranno due piccole sale conferenze e un bar». Nel Magazzino 28 spazio ad auditorium da 1400 posti, zona relax e sale per la stampa. Ma il fulcro della vita del villaggio Esof sarà l’Agorà della Scienza: «Si colloca nello spazio aperto compreso tra la stazione idrodinamica, il magazzino 27 e lo spazio acqueo». Lì si troverà tutta la zona ristorazione. «Sarà uno spazio di socializzazione affacciato sul mare. Parlando col prefetto, Fantoni ha ottenuto che venissero rimosse le barriere che impediscono l’accesso al bacino».
Le sale conferenza in tutto saranno 12, di cui quella principale sarà il grande spazio del Magazzino 28. Gli accessi saranno quattro: il primo sarà l’ingresso del Porto vecchio vicino alla stazione, riservato a taxi e navette. Chi arriverà in auto potrà entrare invece dalla rotonda di viale Miramare, parcheggiando nell’area prevista da Tcc. Chi arriverà a piedi potrà entrare sempre da viale Miramare, dal cancello alle spalle della sottostazione. «A questo scopo ci sarà una linea di bus apposita, l’80, che si aggiungerà a 6 e 36». La novità è che ci sarà anche un accesso dal mare concordato con l’Authority: «Un taxi boat porterà 200-300 persone alla volta in Porto vecchio. Il punto di partenza sarà piazza Unità o il Molo Audace».
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