Fotoservizio e video di Massimo Silvano
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Il Vespucci lascia le Rive di Trieste e va ad ormeggiarsi all’Arsenale

Tre fischi di sirena e scrosciano gli applausi. La nave scuola della Marina militare si è ritirata all’Arsenale per la necessaria manutenzione prima di riprendere la sua rotta

Maria Elena Pattaro

Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ha accolto festosamente al rientro dal viaggio intorno al mondo. Il veliero Vespucci martedì pomeriggio ha mollato gli ormeggi dalle Rive ma non ha lasciato Trieste: si è trasferito all’Arsenale per la necessaria manutenzione prima di riprendere la rotta per il Tour Mediterraneo.

 

Il Vespucci lascia le Rive di Trieste e va in Arsenale

 

Così, alle 15, la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni in cui in moltissimi sono saliti a bordo per scoprirne i segreti. Le visite erano già sold out ben prima che il veliero gettasse l’ancora nel golfo di Trieste.

Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata «la nave più bella del mondo».

Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle Frecce tricolori e un’edizione speciale della Barcolana. Ma l’affetto di popolo non è mancato, anzi. In tanti hanno voluto essere presenti alla partenza del vespucci e la sfilata del Carnevale ha indubbiamente contribuito a rendere ancora più partecipato e originale il saluto, accompagnato da coriandoli, stelle filanti e i sorrisi di tanti adulti e bambini in maschera.

 

 

Il Vespucci lascia le Rive di Trieste tra gli applausi

Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Fotoservizio Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano

Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. Da terra, le tre imbarcazioni collegate da grosse funi sembrano un silenzioso carillon.

Tra gli spettatori anche un nonno con il suo nipotino, travestito per il Martedì Grasso. «Guarda, hanno sciolto gli ormeggi e adesso i rimorchiatori accompagnano il veliero. È bellissimo» spiegava l’anziano seguendo le manovre dell’equipaggio, sicuro che quell’esperienza emozionante resterà nel cuore di entrambi.

Prima di allontanarsi, il Vespucci saluta la città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci.

Il veliero si è poi trasferito all’Arsenale per la manutenzione prima di riprendere la rotta del Tour Mediterraneo che la porterà in giro per l’Italia, a Malta e in Albania. Il giro del “Mare Nostrum” si concluderà a Genova il prossimo 10 giugno. —

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