Fotoservizio e video di Massimo Silvano
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Il Vespucci lascia le Rive di Trieste e va ad ormeggiarsi all’Arsenale

Tre fischi di sirena e scrosciano gli applausi. La nave scuola della Marina militare si è ritirata all’Arsenale per la necessaria manutenzione prima di riprendere la sua rotta

Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferito all'Arsenale del porto cittadino.

Il Vespucci lascia le Rive di Trieste e va in Arsenale

Così, alle 15 di martedì 4 marzo, la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni.

Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori.

 

Il Vespucci lascia le Rive di Trieste tra gli applausi

Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Fotoservizio Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano
Il veliero Vespucci ha mollato gli ormeggi dalle Rive di Trieste e si è trasferita all'Arsenale del porto cittadino. Tre fischi di sirena in segno di saluto a Trieste, la città che l’ho accolto festosamente al rientro del tour mondiale. Alle 15 di martedì 4 marzo la nave scuola della Marina Militare si è allontanata dalla Riva del Mandracchio e si è lasciata alle spalle piazza Unità d’Italia, dopo tre giorni di celebrazioni. Centinaia di triestini e turisti sono accorsi sulle Rive e sul Molo Audace per salutare quella che è considerata la nave più bella del mondo. Impossibile replicare il bagno di folla che l’ha accolta domenica all’arrivo, con tanto di passaggio delle frecce tricolori. Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. L’impressione, da terra, era di osservare un carillon silenzioso che in qualche minuto ha permesso al veliero di puntare la prua verso l’Adriatico, pronto per il tour Mediterraneo. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci. Notizia di Maria Elena Pattaro foto di Massimo Silvano

Ma in tanti hanno voluto essere presenti alla partenza. Due rimorchiatori hanno girato il vascello, con manovre morbide e precise, quasi a passo di danza. Prima di allontanarsi, il saluto alla città. Tre fischi di sirena e i marinai che sventolano mani e cappelli. Trieste ricambia con lo stesso affetto e sulle Rive scroscia un applauso che suona come un arrivederci.

Per il veliero adesso è tempo di manutenzione prima di riprendere la sua rotta verso Genova. 

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