Il Versa è una giungla, rischio esondazione
Preoccupa lo stato in cui è lasciato da 15 anni, cioè dalla fine dei lavori di sistemazione. Necessaria una manutenzione costante
MARIANO. Quindici anni fa al termine dei lavori di sistemazione idraulica per la messa in sicurezza del torrente Versa era stata sottolineata l’‘importanza e la necessità di effettuare costantemente interventi di manutenzione e di pulizia degli argini e dell’alveo per garantirne la sicurezza e per permetterne con il passare del tempo una rinascita dell’ambiente naturale circostante e della fauna ittica. Questi buoni propositi non sembrano oggi essere stati tradotti in fatti alla luce dell’attuale situazione del corso d’acqua che in diversi punti del suo percorso ha assunto l’aspetto di una vera e propria foresta tropicale. Gli arbusti e le erbacce cresciute spontaneamente hanno invaso gli argini e l’alveo del corso d’acqua.
Il letto del torrente era stato allargato durante i lavori idraulici a inizio 2000 per la sicurezza, ma oggi è letteralmente preso d’assalto da piante e cespugli. Interventi di manutenzione negli anni sono stati fatti, ma non con quella frequenza che era richiesta. A Mariano la crescita degli arbusti presso il vecchio ponte sul Versa sulla ex strada statale 305 ha addirittura raggiunto e superato il guard-rail nascondendo già da qualche mese all’orizzonte la visione del nuovo ponte sul Versa realizzato lungo il by-pass. Oltre che dal punto di vista estetico, lo sfalcio si rende necessario per evitare danni lungo gli argini e l’alveo da parte di arbusti che potrebbero frenare il normale flusso dell’acqua, causando possibili rischi di esondazioni. Il vecchio ponte di Mariano sul Versa sotto questo aspetto è sempre stato un punto critico: la presenza degli arbusti e dell’enorme quantità di ghiaia sotto il ponte richiedono interventi di manutenzione frequente e costante anche in vista di una stagione autunnale e invernale che si annuncia piovosa. Molti residenti e fruitori della zona hanno già sollevato proteste per l’attuale stato di abbandono e di degrado di un’area fluviale connaturata da sempre all’identità storica del paese e chiedono interventi razionali di pulizia degli argini: togliere tutti gli arbusti e le piante infestanti e salvaguardare i salici, i canneti e tutte quelle piante che potrebbero favore il mantenimento dell’habitat naturale e il ritorno della fauna ittica. Interventi, per togliere la vegetazione che si accumula, sono richiesti ancora più oggi che in passato, anche per la presenza delle zone di camminata e di passeggiata sopra gli argini e delle piste ciclabili che sono state realizzate lungo il Versa. Osservando le attuali condizioni dell’area fluviale ci si chiede che valore abbia avuto questo progetto di valorizzazione per una possibile fruizione turistica, se poi l’aspetto naturalistico dell’area viene lasciato abbandonato a sé stesso. Oltre agli interventi di pulizia degli argini, si aspettano anche gli interventi di riqualificazione promossi dalla Regione per risolvere le criticità idrauliche e ambientali del torrente Versa manifestatesi dopo i lavori di 14 anni fa e si auspica che ciò avvenga in tempi brevi.
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