Il “vero” principe del Liechtenstein cade dalle nuvole
Emanuel von und zu Liechtenstein è un “vero” principe del piccolo Stato alpino. Chi meglio di lui, quindi, può “garantire” per Giorgio Pellegrin che non solo nell’occasione del “matrimonio del secolo” di Asolo ma anche in altre sue “avventure”, ha paventato legami con il Principato di Vaduz. La famiglia dei principi di Liechtenstein è molto antica, con numerose diramazioni in Austria e nel loro Stato di cui sono sovrani, ma uno dei giovani rampolli di questa nobile dinastia frequenta spesso le nostre Vecchie Province. Ebbene, il principe Emanuel è caduto dalle nuvole e ha preferito affidare a una battuta il suo commento. Emanuel von und zu Liechtenstein, 35enne medico che abita nel castello di Riegersburg in Stiria, amico dei conti Formentini di San Floriano del Collio, ospite alcuni anni fa, era il 2009, della storica regata Barcolana, sulla goletta “Presque Isle” (1923) già appartenuta all’indimenticabile attore Yul Brinner. Raggiunto telefonicamente ed informato dell’esistenza di un sedicente principe Liechtenstein, all’anagrafe Giorgio Pellegrin, ha dichiarato di non aver appreso nulla dalla stampa. E ironicamente ha così liquidato la questione: «Ma non so dove sia mia fratello in questo momento». La classe, si sa, non è acqua e lo humor di stampo britannico va spesso a braccetto con il sangue blu, anche se mitteleuropeo. A differenza degli aristocratici austriaci, che dopo la seconda guerra mondiale non possono più portare la particella nobiliare “von” davanti al cognome, Emanuel, pur essendo nato e vivendo a pochi chilometri da Graz, è anche cittadino di Vaduz e perciò è “von und zu”, come dire in italiano “de e di” Liechtenstein. Il suo maniero medievale, dove si è sposato pochi anni fa con Sonja, una borghese del paese, matrimonio concelebrato da don Alessio Stasi di Gorizia, e al cui ricevimento erano invitati numerosi isontini, alla presenza del sovrano del Liechtenstein, è meta turistica da tutta l’Austria. Situato su una rocca imprendibile dai Turchi, dotato oggi di cabinovia, è sede di manifestazioni di falconeria che attirano visitatori non solo da tutta Europa, ma anche dai Paesi arabi.
Appassionato cacciatore e affabile conversatore, in diverse lingue, dal tedesco all’inglese, dal francese a un po’ d’italiano, è l’autentico “principe azzurro” che nulla ha a che spartire con il millantatore di cui parliamo.
Anzi, la famiglia è apprezzata ed amata da generazioni, anche per i numerosi benefattori che si sono distinti per aver contribuito alla crescita economica e sociale della comunità di Riegersburg.
Stefano Cosma
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