Il verdetto: alla Slovenia tre quarti del golfo di Pirano

La decisione della Corte permanente di arbitrato all'Aja favorisce Lubiana. Ma Zagabria non riconosce quanto stabilito dai giudici
Una parte del golfo di Pirano
Una parte del golfo di Pirano

L'AJA E' arrivato giovedì 29 giugno l'atteso verdetto sulla disputa da anni in corso sul confine marittimo fra Slovenia e Croazia nel golfo di Pirano. La Corte permanente di arbitrato ha assegnato alla Slovenia tre quarti della baia di Pirano più un corridoio che le consente un accesso alle acque internazionali (VEDI LA CARTINA QUI SOTTO).

 

 

La decisione, annunciata dal presidente del tribunale Gilbert Guillaume, statuisce che il confine tra Slovenia e Croazia segue il corso della Dragogna e finisce nel mezzo del canale di San Odorico (Sv. Odorik). Quanto allo spazio marittimo, i giudici hanno imposto una linea di confine che inizia dalla foce della Dragogna e raggiunge la fine del golfo, concedendo inoltre alla Slovenia un corridoio largo 2,5 miglia nautiche che permetterà alle proprie navi di raggiungere le acque internazionali senza passare per quelle croate.

Il verdetto, che scrive un nuovo capitolo in una disputa bilaterale iniziata 26 anni fa (con le indipendenze del 1991), non sarà comunque rispettato dalla Croazia. Due anni fa Zagabria ha infatti abbandonato la procedura di arbitrato dopo che una fuga di notizie aveva rivelato dei contatti tra un giudice membro della corte ed un rappresentante del governo sloveno.

«L'arbitrato della corte dell'Aja non vincola in nessun modo la Croazia e non intendiamo attuare la sentenza - spiega il primo ministro croato, Andrej Plenkovic -. La Croazia si è ritirata due anni fa dal processo di arbitrato dato il comportamento scandaloso e illegale della parte slovena, per una sorta di connubio tra il giudice sloveno e la rappresentate del governo di Lubiana». Plenkovic ribadisce che per il suo Paese l'arbitrato «è del tutto compromesso e contaminato».

Interrogato sulla risposta della Croazia nel caso la Slovenia iniziasse a mettere in atto le decisioni dell'arbitrato, Plenkovic invita Lubiana ad astenersi da "passi unilaterali", aggiungendo che in caso contrario «il mio governo saprà rispondere in modo adeguato».

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