Il tycoon che investì due velisti italiani strangolato dai debiti
di Andrea Marsanich
ZAGABRIA
Sta scricchiolando l’impero finanziario del tycoon zagabrese Tomislav Horvatincic, indagato per la morte avvenuta l’agosto scorso di due velisti padovani, i coniugi Francesco Salpietro (63 anni) e Marinelda Patella (61). L’azienda dell’imprenditore di 63 anni, l’Hoto grupa, sta navigando in un mare di guai a causa della costruzione del megacentro commerciale Cvjetni, situato nel centro di Zagabria. La ditta Tector, appaltatrice dei lavori di approntamento della facciata in vetro dell’iperstore e di altre opere per conto dell’Hoto, ha proposto al Tribunale commerciale di Zagabria il blocco provvisorio di tutti i beni immobili dell’azienda di Horvatincic. E l’ha fatto perché non le sono stati pagati 2,7 milioni di kune (360 mila euro) per il lavoro fatto. Il tribunale, però, ha respinto la richiesta, cosicché la Tector è ricorsa in appello al tribunale commerciale di secondo grado, mentre il catasto di Zagabria ha provveduto alla piombatura dei beni immobili dell’Hoto.
Ma i problemi per Horvatincic non finiscono qui: anche la principale appaltatrice dei lavori al centro Cvjetni, la Tehnika, è in attesa di vedersi saldate le spettanze. Si tratta addirittura di 19 milioni di euro che in questo momento Horvatincic non possiede. L’altro giorno, non a caso, si sono incontrati lo stesso imprenditore e il direttore di Tehnika, Filip Filipec: Horvatincic ha cercato di convincere il partner ad attendere ancora un po’, assicurandogli che gli verserà i 19 milioni, non appena venderà i lussuosi appartamenti compresi nell’ambito di Cvjetni. Sono 56 alloggi, ciascuno di superficie media pari a 100 metri quadrati. Il costo? Da 5 a 6 mila euro al metro quadrato, una cifra altissima per un Paese in crisi come la Croazia. Ma la vendita procede a singhiozzo e alla Tehnika stanno studiando le mosse da adottare nei riguardi dell’Hoto.
Per Horvatincic dunque un periodo molto difficile, segnato innanzitutto dalla tragedia a meridione di Capocesto (Primosten), nella Dalmazia centrale. Il 16 agosto, la barca a vela Santa Pazienza venne speronata dal motoscafo guidato da Horvatincic, il Santa Marina e i due sventurati velisti rimasero uccisi.
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