Il tweet di Ottavio Junior «Aiutateci a trovare papà»

TRIESTE. Ansia e speranza. Entusiasmi improvvisi e altrettanti veloci depressioni. Sono i sentimenti che attanagliano i familiari di Vittorio Missoni, scomparso in Venezuela insieme alla moglie e ad una coppia di amici. Mentre le ricerche proseguono in mare senza sosta tra Caracas e Los Roques, ieri sono sbarcati in Italia Ottavio e Rosita Missoni. Di ritorno dall’Oman, hanno trascorso l’Epifania nella loro villa a Sumirago, in provincia di Varese, insieme con la figlia Angela, i nipoti Margherita, Teresa e Francesco Maccapani Missoni e ad altri parenti. Nessuno ha commentato niente perchè c’è ben poco da commentare. Quell’aereo si è volatilizzato nel nulla come tanti, troppi negli ultimi anni in quell’area. E paradossalmente questo dato, come vedremo, tiene ancora viva la fiammella della speranza.
In un miracoloso ritrovamento del genitore crede ancora Ottavio Missoni Junior, che ha scelto Twitter per lanciare un appello: «Aiutateci a trovare mio padre». L’ipotesi di un atterraggio d’emergenza, di un eventuale dirottamento non l’ha ancora scartata nessuno. Non di fronte a un mare cristallino che, stavolta come nelle occasioni precedenti, non risulta sporcato nè da una minima chiazza di carburante, nè offre allo sguardo dei soccorritori, in azione in forze, altro che la magnificenza del suo colore.
Sumirago resta “blindata” per gli estranei. nel paese sede della griffe e della fabbrica che produce i capi d’abbigliamento esportati in tutto il mondo, la solidarietà non è una parola vuota. E la stessa cosa avviene nella comunità di Pralboino, il paese del Bresciano dove vivono i coniugi Guido Foresti ed Elda Scalvenzi, scomparsi insieme a Missoni. Il parroco di Sumirago, don Daniele Gandini, durante la celebrazione delle Messe domenicali ha dedicato una preghiera «alle famiglie che vivono nella sofferenza, e in particolare alla famiglia Missoni». L’azienda oggi riaprirà regolarmente dopo la pausa per le festività natalizie: lo hanno deciso i dirigenti dopo una riunione d’emergenza. «Noi continuiamo a sperare», «siamo angosciati ma decisi a non mollare», una delle ipotesi è il «dirottamento», ammette Bruno Ragazzi, compagno di Angela Missoni, sorella di Vittorio. «Le sole certezze - continua - sono la mancanza di notizie e la presenza nella zona di una criminalità agguerrita. Ne parlai con Vittorio quando ci disse che avrebbe passato le vacanze in Venezuela. Gli chiesi perchè non in un Paese più tranquillo e lui rispose che Los Roques è il paradiso dei pescatori. Vittorio ha la passione della pesca».
La tesi trova anche nell’amico di famiglia, il triestino Renzo de’ Vidovich, una sponda importante. «Ho parlato con loro anche oggi (ieri ndr) e li ho trovati un poco confusi per l’eterogeneità delle notizie che arrivano dal Venezuela. Ho avuto conferma da un amico di Caracas - continua l’esponente dei dalmati - che in 15 anni ci sono stati almeno 57 casi analoghi nell’area. Obiettivamente mi sembrano un po’ troppi... Forse è veramente il caso di pensare ai narcotrafficanti, smuovere le acque, far sapere in quell’area che tra le persone scomparse c’è un personaggio importante.... Un tema sul quale voglio confrontarmi anche col sottosegretario De Mistura».
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